(ACON) Trieste, 11 nov - "L'unica vera ossessione che emerge in
questa vicenda è quella del capogruppo Moretti per il presidente
Fedriga. Il presidente non ha manifestato alcuna smania personale
per il terzo mandato, bensì ha risposto con chiarezza e sincerità
a delle precise domande giornalistiche nel corso di un'intervista
radiofonica, come peraltro già accaduto in altre occasioni".
Così interviene in una nota il consigliere regionale del Gruppo
Fedriga presidente, Diego Bernardis, replicando alle
dichiarazioni del Partito democratico.
"Condivido pienamente - prosegue Bernardis - il concetto espresso
dal presidente Fedriga. Pur nel massimo rispetto delle sentenze
della Consulta e della legge vigente, è indubbio che su questo
tema si debba aprire una seria e profonda riflessione normativa a
livello nazionale. Una riflessione da fare, come suggerito,
magari dopo le imminenti scadenze elettorali regionali per
evitare strumentalizzazioni di parte".
"Non è infatti né plausibile né democraticamente accettabile -
sottolinea l'esponente di maggioranza - che le uniche cariche
elettive ad avere limiti di mandato siano i sindaci e i
presidenti di Regione, ovvero coloro che ricevono un'investitura
diretta dai cittadini. Si crea una palese discrasia se pensiamo
che altre figure istituzionali, ad esempio in Parlamento, non
solo non hanno limiti di mandato, ma vengono elette con
meccanismi che non prevedono la preferenza diretta, risultando
spesso frutto di decisioni delle segreterie di partito".
"Questa - conclude Bernardis - non è un'ossessione, ma una
questione di coerenza e di rispetto verso i cittadini. Il popolo
dovrebbe essere l'unico sovrano, libero di scegliere i propri
candidati e di giudicare la durata del loro mandato basandosi
esclusivamente sulla qualità, l'efficacia e il buon lavoro svolto
per la comunità".
ACON/COM/aa