Trieste, 01 giu - Gli ultimi dati 2010 segnalano come in Friuli Venezia Giulia i divorziati siano oltre 38 mila (il 3 per cento della popolazione regionale), in aumento del 4,63 per cento rispetto all'anno precedente. Le nuove separazioni, invece, sono quantificabili in circa 2 mila casi.
L'Associazione ''Genitori Separati Insieme per i Figli'' (GeSIF) ha evidenziato oggi - nel corso dell'incontro tenutosi con gli assessori regionali alla Programmazione Sandra Savino ed ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi - come un numero considerevole di queste persone rischi, a causa di una separazione coniugale, di trovarsi in una situazione di cosiddetta ''nuova povertà'' e di non riuscire, di conseguenza, a trovare un alloggio anche perché ''strozzati'' dall'assegno di mantenimento da versare all'ex coniuge ed agli eventuali figli e/o dal pagamento del mutuo della casa coniugale. L'Associazione GeSIF, sottolineando la situazione di svantaggio economico di tutti i ''separati con prole'', ha così posto in evidenza agli assessori Savino e Riccardi come sia necessario prevedere anche in Friuli Venezia Giulia un piano di edilizia sociale che venga incontro a queste nuove necessità. Un progetto-pilota che preveda meccanismi premiali in grado di riparametrare le graduatorie di edilizia pubblica tenendo in considerazione anche dei fabbisogni abitativi di queste nuove povertà, comunque per un periodo limitato.
''Si tratta - hanno sottolineato Riccardi e Savino - di valutare assieme alle cinque ATER presenti sul territorio, la fattibilità normativa e tecnica di un tale progetto, che però presuppone la preparazione di uno specifico Regolamento da parte della Regione''. ''Come governo del Friuli Venezia Giulia - hanno confermato gli assessori Riccardi e Savino - siamo consapevoli della gravità del problema, che rischia tristemente di creare una nuova inaspettata categoria di poveri, purtroppo il risultato dello sfascio di molte famiglie''. ARC/Com/RM