L'assessore all'inaugurazione di "Gemona, formaggio... e
dintorni" e della mostra fotografica "Latte Mleko Milk" di
Graziano Soravito
Gemona, 7 ott - "Il mestiere del casaro è un simbolo della
nostra comunità, un patrimonio di saperi e valori che racconta
chi siamo e che dobbiamo continuare a tramandare. Le latterie
turnarie sono vere e proprie scuole di cooperazione e
solidarietà, un modello virtuoso che guarda al futuro senza
dimenticare le proprie radici".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli,
intervenendo all'inaugurazione della Festa del Formaggio di
Gemona, tra gli appuntamenti più attesi dell'autunno friulano,
assieme al sindaco Roberto Revelant e amministratori del
territorio.
Per Zilli "una manifestazione che richiama sapori, profumi e
antiche tradizioni legate a uno dei prodotti più rappresentativi
del territorio, da secoli parte integrante delle abitudini
alimentari e dell'economia locale: il formaggio e i prodotti
caseari che lo accompagnano - ha osservato l'assessore - hanno
segnato profondamente la storia dei nostri paesi e contribuito a
scrivere la storia di intere generazioni. La lunga tradizione
delle latterie turnarie affonda le radici in una cultura
contadina che ci ha trasmesso valori di comunità e mutualità,
espressione di un tempo in cui condivisione e aiuto reciproco
erano le fondamenta del vivere quotidiano".
La rassegna gemonese, che valorizza la produzione casearia locale
e la storica attività delle latterie turnarie, rende merito
all'impegno dei numerosi volontari e delle associazioni che ogni
anno ne garantiscono la crescita e il successo. Un'occasione
anche per riflettere sull'importanza di custodire e rilanciare
gli antichi mestieri, che rappresentano un pilastro dell'identità
friulana e un'opportunità per i giovani di riscoprire il legame
con la propria terra.
In occasione dell'apertura della manifestazione "Gemona,
formaggio... e dintorni", l'assessore Zilli ha visitato la mostra
fotografica "Latte Mleko Milk" di Graziano Soravito, allestita
negli spazi espositivi di piazza Municipio e promossa
dall'Ecomuseo delle Acque del Gemonese.
L'esposizione, frutto di una lunga attività di documentazione
svolta tra Friuli, Trentino, Veneto e Slovenia, racconta il mondo
delle latterie turnarie alpine attraverso i volti, i gesti e gli
strumenti dei casari, degli allevatori e dei malgari, offrendo un
affascinante ritratto del valore sociale e culturale della
produzione casearia.
"Questa esposizione - ha sottolineato Zilli - è molto più di una
raccolta di fotografie: è un viaggio che unisce territori e
persone attraverso il lavoro e la passione. Grazie alle immagini
di Graziano Soravito emerge un mondo fatto di gesti sapienti,
relazioni sincere e rispetto per la natura. Ringrazio l'Ecomuseo
delle Acque e il presidente Polano per la dedizione con cui
promuovono progetti capaci di tenere insieme memoria, cultura e
sviluppo locale".
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 16 novembre,
offrendo uno sguardo contemporaneo su un patrimonio che, pur
radicato nella tradizione, continua a evolvere e a ispirare le
nuove generazioni.
ARC/EP/gg