(ACON) Trieste, 6 nov - "Il progetto delle microaree di Trieste
rappresenta un modello innovativo di assistenza socio-sanitaria
territoriale efficace nel garantire una presa in carico proattiva
e integrata delle persone più vulnerabili, in particolare nei
quartieri caratterizzati da una forte presenza di edilizia
residenziale pubblica e da fragilità socio-economiche. Mi auguro
che queste linee di gestione e la rilettura del dm 77 con le case
di comunità vadano a razionalizzare e a diffondere su tutto il
territorio regionale questa esperienza così importante e così
significativa che non può andare dispersa".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd) a margine della risposta della Giunta regionale
all'interrogazione attraverso la quale poneva il tema delle
microaree di Trieste come modello per un progetto di salute
pubblica partecipato e condiviso.
Nell'interrogazione Fasiolo chiedeva dunque di "considerare
l'opportunità di mutuare e adattare il modello delle microaree
anche nel territorio isontino e in altre zone del Friuli Venezia
Giulia, promuovendo un progetto di salute pubblica basato su un
approccio partecipato e integrato tra servizi sanitari, sociali e
comunità locali".
"È importante - commenta infine Fasiolo - "che la Giunta
regionale metta in campo delle azioni per favorire la diffusione
di buone pratiche di assistenza territoriale e di prossimità sul
modello delle microaree, al fine di migliorare la qualità della
vita e la salute della popolazione nelle aree più vulnerabili
della regione".
ACON/COM/sm