Istruzione: Rosolen, con EduRes studenti attivi su futuro democrazia

Oggi convegno a Strasburgo con sei scuole del Friuli Venezia Giulia coinvolte Trieste, 6 nov - "L'approfondimento sul legame tra la resilienza educativa e l'innovazione democratica ha costituito un percorso in cui gli studenti del Friuli Venezia Giulia impegnati hanno vissuto un'esperienza intensa, condotta insieme agli insegnanti e con il coinvolgimento di istituzioni e comunità locali: l'obiettivo di fondo è preparare cittadini attivi, consapevoli e solidali". Lo ha detto a Strasburgo nella sede del Consiglio d'Europa l'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia Alessia Rosolen intervenendo ai lavori del Panel del progetto EduRes dal titolo "Dalla crisi all'impegno civico - può la costruzione di sistemi educativi resilienti essere un modello per l'innovazione democratica?" "L'innovazione nel sistema scolastico è fondamentale per promuovere la resilienza degli studenti e degli insegnanti, predisponendoli ad affrontare i veloci cambiamenti in atto e le sfide del futuro. Così la partecipazione attiva di 40 studenti e 10 docenti, affiancati dalla Regione e dall'Isig, è stata un modo concreto di condividere la visione di un'educazione come bene comune e come infrastruttura democratica fondamentale", ha commentato l'assessore. Studenti e docenti presenti al panel odierno di Strasburgo provengono dall'Isis Paschini Linussio di Tolmezzo, l'Isis Solari di Tolmezzo, l'Istituto comprensivo di Tolmezzo, l'Isis Paolino d'Aquileia di Cividale, il Convitto nazionale Paolo diacono e l'Istituto comprensivo di Cividale del Friuli. "Aree e territori diversi - così Rosolen -, con sfide eterogenee ma anche comuni: l'esigenza di rendere il sistema educativo più capace di reagire alle crisi, più connesso con le istituzioni del territorio e più attento al benessere delle comunità scolastiche". Nel complesso, il percorso ha coinvolto due autorità locali, quattro scuole secondarie di secondo grado, due scuole secondarie di primo grado e due uffici di protezione civile, "in un esercizio di coordinamento multi-stakeholder - ha concluso l'assessore - che rappresenta uno dei risultati e dei lasciti più significativi del progetto". ARC/PPH/ma