(ACON) Trieste, 6 nov - "La sentenza della Corte costituzionale
era attesa e ribadisce un principio fondamentale: la democrazia
ha bisogno di contrappesi e il limite dei mandati è necessario
per riequilibrare la concentrazione di potere determinata dalla
elezione diretta del presidente della Regione. Questo principio è
ancora più evidente in un momento storico in cui chi governa
procede a colpi di modifica dello Statuto regionale che ha rango
costituzionale eliminando un altro dispositivo volto a garantire
gli equilibri democratici come quello del referendum consultivo
sulle norme elettorali, che evidentemente non possono essere
determinate esclusivamente da una parte".
Commenta così, in una nota, il capogruppo del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, la notizia che la
Corte costituzionale ha stabilito che il principio del divieto
del terzo mandato consecutivo si applica anche ai presidenti
delle Regioni a statuto speciale eletti direttamente dai
cittadini, come il Friuli Venezia Giulia, oltre che ai presidenti
delle Province autonome, come quella di Trento.
"Sarà interessante vedere come la sentenza della Corte impatterà
sui rapporti interni alla Maggioranza di centrodestra visto che
nelle ultime settimane gli scontri tra Fratelli d'Italia e la
Lega e all'interno della Lega stessa si sono intensificati, come
dimostrano le polemiche su Tagliamento, Fincantieri e i migranti
messi sui treni dall'onorevole Cisint", aggiunge Moretuzzo.
"Auspichiamo che gli interessi di parte e quelli personali
vengano messi in secondo piano rispetto all'interesse generale di
chi ha a cuore il Friuli Venezia Giulia - conclude l'esponente
autonomista -, che non dipende sicuramente dal numero di mandati
consecutivi che un presidente può esercitare".
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