TERZO MANDATO. CAPOZZI (M5S): BENE LA SENTENZA DELLA CONSULTA

(ACON) Trieste, 6 nov - "Accogliamo con viva soddisfazione la sentenza della Corte Costituzionale che, una volta per tutte, ha stabilito come il divieto di un terzo mandato consecutivo si applichi non solo ai presidenti delle Regioni ordinarie, ma anche a quelli delle Regioni a statuto speciale e, in particolare, al vertice della Provincia autonoma di Trento, nonché a quelli eletti a suffragio universale e diretto". La consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), attraverso una nota stampa, prende nuovamente la parola sul delicato tema del terzo mandato che costituisce argomento di intenso dibattito anche e soprattutto in Friuli Venezia Giulia. "La decisione della Consulta - aggiunge Capozzi - chiarisce in modo inequivocabile che il limite dei due mandati consecutivi costituisce un principio generale dell'ordinamento giuridico della Repubblica italiana, vincolante anche per la potestà legislativa primaria delle autonomie speciali, tra le quali rientra a pieno titolo il nostro Friuli Venezia Giulia". "Si tratta di un pronunciamento di grande rilievo - precisa la pentastellata -, che rafforza i principi di alternanza democratica, trasparenza e rinnovamento delle istituzioni. In tale quadro, la sentenza in questione afferma chiaramente che anche in Fvg non sarà possibile per l'attuale presidente Massimiliano Fedriga candidarsi per un terzo mandato consecutivo, nel rispetto del principio costituzionale che limita la durata del potere e garantisce la periodica rigenerazione del mandato popolare". "Questa decisione - sottolinea ancora la rappresentante del M5S - riafferma l'unità dei valori fondanti della Repubblica, assicurando che le autonomie speciali, pur nella loro peculiarità, si muovano all'interno di un sistema di regole condivise e di garanzie democratiche comuni". "Esprimiamo, perciò, il nostro pieno apprezzamento - conclude Capozzi - per un intervento della Corte costituzionale che restituisce chiarezza al quadro normativo e conferma la necessità di un ricambio democratico anche ai vertici delle Regioni a statuto speciale". ACON/COM/mv