(ACON) Trieste, 6 nov - "La nuova legge regionale
sull'innovazione sociale, che ha l'obiettivo di migliorare
attrattività e permanenza sul territorio regionale, contiene
anche azioni interessanti".
Così, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian.
"Da un punto di vista politico - prosegue Bulllian, ravvisiamo
che per la prima volta, in una relazione che ha una valenza
programmatoria in sede legislativa, la Giunta regionale riconosce
che si deve puntare ad attrarre persone e lavoratori dall'esterno
del nostro territorio, 'incentivando un'immigrazione
qualificata', con alcuni provvedimenti conseguenti. Sulla
necessità storica di un apporto esogeno non pensiamo sia
necessario soffermarsi, avendo sempre pensato e condiviso un
simile orientamento. Siamo piuttosto stupiti, invece, non tanto
nel sentirlo affermare dalla Giunta Regionale, quanto dal
sostegno che è arrivato da quei Consiglieri di maggioranza che
(fuori e dentro l'Aula) esternano sostanzialmente il contrario. A
partire dal capogruppo della Lega Calligaris, fortunatamente
unico esponente cisintiano nel Consiglio regionale".
"In particolare segnaliamo gli articoli 31 e 32 della nuova legge
- sottolinea l'esponente del Centrosinistra -, che riguardano
rispettivamente l'estensione di Carta Famiglia e Dote Famiglia e
che racchiudono alcune delle principali forme di welfare previste
dalle politiche regionali. Ecco come viene spiegata già nella
relazione della Giunta regionale la modifica introdotta con
l'articolo 31: 'per promuovere maggiormente l'attrattività del
territorio regionale nei confronti delle famiglie con figli
riduce da ventiquattro a dodici mesi il parametro di residenza
continuativa sul territorio regionale richiesto per l'accesso a
Carta famiglia e ai benefici ad essa connessi; elimina inoltre il
parametro di determinazione dell'intensità dell'aiuto
rappresentato dalla durata della permanenza sul territorio
regionale'".
"L'articolo 32, conseguentemente, coordina la disciplina relativa
alla misura di Dote famiglia con quella relativa a Carta
famiglia, 'mediante l'eliminazione del parametro di
determinazione dell'intensità dell'aiuto rappresentato dalla
durata della permanenza sul territorio regionale', cioè sarà
ininfluente da quanto tempo si è residenti in Fvg rispetto
all'entità dell'agevolazione che verrà erogata", continua
Bullian.
"Sono provvedimenti che varranno per cittadini sia italiani che
stranieri - ricorda il consigliere delle Opposizioni -, che
dunque potranno beneficiarne. Crediamo ciò rappresenti un buon
passo in avanti, che migliorerà attrattività e permanenza in Fvg
anche se in stridente contrasto con le dichiarazioni di alcuni
leghisti 'duri e puri', di cui ricordiamo precedenti battaglie
per concedere benefici pubblici solo a chi era residente in Fvg
da oltre 5 anni, provvedimenti quasi sempre falcidiati dalle
sentenze dei tribunali. E che mal si coniugano con le tante
affermazioni che arrivano dai leghisti di Monfalcone che
addirittura additano come 'parassitaria' un'intera comunità di
stranieri (che peraltro lavora in gran numero nell'appalto del
cantiere navale e in molti negozi 'etnici')".
"Non abbiamo molta fiducia che queste decisioni faranno cambiare
linguaggio e impostazione di alcuni esponenti leghisti
'irriducibili', ma confidiamo perlomeno che ai cittadini sia
chiara la differenza fra la propaganda e le decisioni che alla
fine vanno assunte nell'interesse della tenuta del nostro sistema
socio-economico. Si potrebbe dire che, paradossalmente, nella
maggioranza regionale sull'immigrazione predicano male e
razzolano un po' meglio", conclude la nota.
ACON/COM/mv