(ACON) Trieste, 5 nov - "Non essendo fra quelli che vogliono
spiegare a Fincantieri 'come si costruisce una nave', tantomeno
indicando 'con quali ditte' farlo, e non avendo mai avuto alcun
beneficio dalla principale azienda del territorio, mi considero
nella condizione migliore, a differenza di altri, per commentare
le affermazioni all'Ad Folgiero".
Lo afferma in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del
Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
"Le ricadute del modello produttivo di Fincantieri sulla città di
Monfalcone sono indubbie e profonde - prosegue Bullian -: proprio
per questo, viste le peculiarità di un territorio a alta
vocazione industriale e interessato da un fortissimo impatto
migratorio, ribadisco la necessità di una legge regionale
specifica dedicata all'unicità del 'caso Monfalcone', come già
annunciato precedentemente, capace di affrontare in modo
integrato le questioni sociali, abitative, occupazionali,
educative, giovanili, sportive, di welfare che gravano sulla
città".
"All'interno della lettera indirizzata al Comune di Monfalcone -
spiega l'esponente di Centrosinistra , in risposta
all'approvazione in Consiglio comunale della mozione unitaria
inerente al subappalto e il modello produttivo adottato dallo
stabilimento di Panzano, l'amministratore delegato di Fincantieri
sembra correre ai ripari dichiarando che l'azienda produce ben 3
miliardi di euro del Pil regionale.
Basterebbero due dati su Monfalcone per dimostrare quanto
istituzioni e Fincantieri (all'insegna della responsabilità
sociale di un gigante statale dell'industria) possono e devono
ancora fare".
"A Monfalcone abbiamo fra i redditi pro-capite più bassi -
evidenzia il consigliere regionale -, a dimostrazione di quanto
poco sia redistribuita la ricchezza prodotta da Fincantieri (che
dovrebbe alzare gli stipendi diretti e indiretti, riducendo il
subappalto); inoltre, c'è la più bassa copertura regionale di
posti negli asili nido rispetto alla popolazione da 0 a 2 anni
(appena il 28% nell'Ambito dei servizi sociali dei Comuni), in un
territorio che dovrebbe raddoppiarla, anche per avviare
l'integrazione fin dalla più tenera età e ridurre il gender gap.
Fincantieri dovrebbe contribuire a colmare questo divario, con
una visione di welfare innovativa realmente integrata nel
territorio".
"Inoltre - continua Bullian -, sappiamo che Monfalcone è
considerato 'Comune ad alta tensione abitativa': stando alle
dichiarazioni di Folgiero, si stanno ancora 'studiando con una
serie di attori del settore la fattibilità di iniziative social
housing'. Mi pare francamente insufficiente, dal momento che la
questione abitativa, in particolare, richiede un impegno concreto
e coordinato, attraverso investimenti misti tra istituzioni
pubbliche e azienda, che peraltro in questo caso è controllata
dallo Stato".
"Infine, sulla questione amianto, Folgiero potrebbe dare un primo
segnale concreto: ritiri le richieste di contributo che
Fincantieri ha presentato a Inail sul Fondo per le vittime
dell'amianto, lasciando allo Stato quegli 80 milioni di euro per
aumentare le rendite alle vere vittime e/o per la ricerca sulle
malattie da amianto e in particolare sul mesotelioma.
Si apra una fase nuova di rispetto reciproco che preveda azioni
puntuali: il Monfalconese - conclude Bullian - ha bisogno di
risposte reali, non di polemiche o di dibattiti inconcludenti".
ACON/COM/sm