Trieste, 5 nov - "La giornata dedicata al decennale del Centro
per la microzonazione sismica è un evento molto importante anche
per il Friuli Venezia Giulia, un'area notoriamente a rischio
terremoti. Il prossimo anno saranno celebrati i 50 anni del
fortissimo sisma che il 6 maggio del 1976 devastò parte della
nostra regione. Questa ricorrenza servirà a ricordare anche gli
elementi innovativi che hanno caratterizzato la virtuosa
ricostruzione del nostro territorio".
Lo ha affermato l'assessore alle Infrastrutture e Territorio
Cristina Amirante che oggi a Roma ha partecipato all'evento
organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche.
Il CentroMS, coordinato dall'Istituto di geologia ambientale e
geoingegneria del Cnr, è divenuto nel tempo un polo scientifico
di riferimento per gli studi di microzonazione sismica,
arricchito dal contributo di ulteriori gruppi di ricerca.
"La microzonazione sismica - ha spiegato Amirante - è una materia
molto tecnica che consente, a livello di pianificazione
strategica dei Comuni e della Regione, di intervenire
correttamente sul territorio in particolare nel momento in cui si
va a sostituire o a rinnovare il patrimonio edilizio esistente. È
fondamentale infatti conoscere in modo dettagliato quali siano i
reali livelli di pericolosità".
"Questi strumenti ci mettono nelle condizioni di scegliere le
zone più adatte al recupero di infrastrutture e di edifici. Allo
stesso tempo - ha aggiunto l'assessore - queste conoscenze ci
permettono di incentivare quelle politiche volte a favorire
l'abbandono dell'utilizzo di pezzi del nostro territorio che
vanno destinati a una rinaturalizzazione".
"Così facendo - ha sottolineato l'esponente della Giunta Fedriga
- possiamo mettere in campo una pianificazione consapevole che
guarda alla sicurezza come elemento assolutamente strategico per
il Friuli Venezia Giulia".
La microzonazione sismica è uno strumento tecnico-scientifico
fondamentale per la prevenzione e mitigazione del rischio
sismico. Essa consente di analizzare e rappresentare gli effetti
locali di un terremoto sul territorio, sia transitori come
l'amplificazione del moto sismico sia permanenti come frane,
fagliazione, liquefazioni e crolli di cavità.
Questi studi si basano su un approccio multidisciplinare che
integra competenze in geologia, geofisica, sismologia, ingegneria
geotecnica e pianificazione territoriale. I risultati si
concretizzano in carte geo-tematiche ad alta risoluzione,
essenziali per la pianificazione urbanistica e la gestione
dell'emergenza.
ARC/RT/ep