PROVINCE. PISANI (SSK): SODDISFAZIONE PER ALTRO PASSO VERSO IL RITORNO

(ACON) Trieste, 5 nov - "Il partito della Slovenska skupnost (Ssk) è stato sin dall'inizio fermamente e convintamente contrario alla soppressione delle Province". Lo ribadisce Marko Pisani, consigliere regionale della Ssk, partito espressione della comunità slovena in Italia, alla notizia che nella mattinata di oggi la Camera ha approvato le modifiche alla legge costituzionale sullo Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia volta al ripristino degli enti soppressi nel 2016. "Va ricordato - continua Pisani - che a quel tempo tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, anche quelle che oggi plaudono alla loro reintroduzione, avevano in programma la soppressione delle stesse, tanto che l'unico vero oppositore alla riforma fu proprio il mio predecessore, Igor Gabrovec, il quale rilevava come la soppressione tout court delle Province in assenza di un progetto globale di riforma del sistema delle autonomie locali ledesse i diritti della minoranza slovena e violasse i trattati internazionali". "Con il proprio operato, le scelte adottate e molti bravi amministratori, le Province hanno dimostrato di avere un quadro di azione ben chiaro e di saper fare le giuste scelte su numerose problematiche del territorio. La loro abolizione ha arrecato un grave danno per la rappresentatività del territorio - rimarca l'esponente della Ssk - e ha lasciato soli a se stessi soprattutto i piccoli Comuni. Sulla questione dell'applicazione dei diritti e della promozione delle comunità e delle lingue minoritarie in particolare, le Province si sono dimostrate non solo molto utili ma addirittura necessarie". "Non da ultimo, la Slovenska skupnost rileva come la loro abolizione abbia comportato una ulteriore decurtazione della partecipazione politica attiva nella gestione del proprio territorio in cui è storicamente insediata la comunità nazionale slovena. Per tutti questi motivi - conclude Pisani - esprimo soddisfazione per l'ulteriore passo verso il ritorno agli enti di primo grado nell'ordinamento della nostra regione autonoma". ACON/COM/rcm