TAGLIAMENTO. GRUPPO PATTO-CIVICA: GIUNTA FEDRIGA IN TOTALE CONFUSIONE

(ACON) Trieste, 4 nov - "L'audizione ha dimostrato ancora una volta che la posizione assunta fino ad oggi dalla Giunta Fedriga, che da oltre un anno e mezzo si è schierata a sostegno della traversa laminante di Dignano, con luci mobili e paratoie piane, come unica possibilità per affrontare il tema del rischio idraulico del Tagliamento, è una posizione sbagliata, un tentativo di dare una risposta unica e definitiva a un tema complesso". Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, Giulia Massolino e Marco Putto a margine delle audizioni in IV Commissione sul Tagliamento. "Tutti i tecnici auditi, a parte il direttore dell'Autorità di bacino che evidentemente doveva difendere quanto previsto finora, hanno sostenuto - spiegano i consiglieri - che allo stato attuale è un errore immaginare e progettare opere impattanti senza avere il quadro complessivo della situazione che, grazie alle conoscenze tecniche e scientifiche oggi disponibili, deve necessariamente essere aggiornato". "In particolare - continuano gli esponenti di Opposizione - il professore Andrea Rinaldo, cui lo stesso assessore ha affidato un incarico per definire il perimetro entro il quale gli interventi per la mitigazione del rischio devono essere ripensati, ha detto in modo inequivocabile che non devono essere fatti dei passi irreversibili nella distruzione del capitale naturale. Questa posizione fa il paio con quella espressa pochi giorni fa da Fratelli d'Italia in conferenza stampa, che ha parlato esplicitamente di necessità di individuare delle alternative all'ipotesi di ponte-traversa che tengano conto della cornice normativa europea sulla rigenerazione della natura". "Purtroppo - evidenziano i consiglieri - pare ancora confusa la posizione della Giunta regionale che, stretta da un lato tra la conflittualità interna tra Lega e Fratelli d'Italia sulla paternità della regia dell'opera e, dall'altro, dal desiderio di non inimicarsi i sindaci e i territori trasversalmente contrari ad opere impattanti calate dall'alto, ha dimostrato ancora una volta di voler prendere tempo senza assumersi la responsabilità di decidere". "Dagli interventi ascoltati in Aula è risultato evidente che il percorso da intraprendere è quello di perseguire la mitigazione del rischio idraulico per le popolazioni rivierasche attraverso interventi che devono prioritariamente essere realizzati senza impatti irreversibili sul corso naturale del fiume. È quanto stiamo sostenendo - concludono Moretuzzo, Massolino e Putto - fin da quando abbiamo chiesto che il Tagliamento sia riconosciuto come patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco, e ci auguriamo che finalmente gli studi e le analisi progettuali della Regione vadano in questa direzione, senza ulteriori indugi". ACON/COM/sm