A Vito d'Asio la presentazione del progetto "Costruiamo insieme
la salute in Val d'Arzino e Val Cosa"
Vito d'Asio, 4 nov - "Desidero esprimere gratitudine verso chi
si mette in gioco in un progetto che unisce amministratori,
professionisti e cittadini in un disegno ambizioso e innovativo.
Costruire salute significa ripensare il rapporto tra servizi,
territorio e persone, restituendo valore alla prossimità e alla
responsabilità condivisa. È un modello di buone pratiche di
accesso ai servizi per la salute che ci chiede coraggio, cultura
e partecipazione".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi, intervenendo oggi nel municipio di Vito d'Asio alla
presentazione del progetto "Costruiamo insieme la salute in Val
d'Arzino e in Val Cosa", alla presenza di numerosi
amministratori, cittadini e professionisti della sanità.
L'iniziativa è promossa dai Comuni di Vito d'Asio, Castelnovo del
Friuli, Clauzetto, Pinzano al Tagliamento e Travesio, con il
sostegno della Regione, e interessa una popolazione complessiva
di oltre 5.200 abitanti.
Il progetto rappresenta una risposta concreta e innovativa ai
bisogni di salute delle comunità montane, promuovendo un modello
di welfare di comunità fondato su co-programmazione,
co-progettazione e co-produzione tra istituzioni, terzo settore e
cittadini.
Prevede, tra le azioni principali, lo sviluppo della
telemedicina, il potenziamento delle farmacie di comunità, la
figura dell'infermiere di famiglia e di comunità (IFoC), la
valorizzazione della casa come primo luogo di cura e il
coinvolgimento delle scuole nella costruzione di una comunità
educante.
"La vera sfida - ha sottolineato Riccardi - è culturale: serve un
grande processo di alfabetizzazione all'accesso ai servizi e una
capacità collettiva di rimettere al centro le persone e il loro
bisogno reale di salute. Non è una questione solo economica, ma
di visione e di equilibrio tra prossimità, competenze e umanità".
L'assessore ha inoltre evidenziato il valore delle
professionalità del sistema sanitario: "Le competenze sono la
vera emergenza del nostro tempo - ha detto -. Dobbiamo restituire
centralità al capitale umano, costruendo percorsi di crescita e
di riconoscimento per chi ogni giorno garantisce la continuità
del servizio pubblico".
Riccardi ha ricordato che la Regione destinerà, nel 2026, circa
170 milioni di euro in più rispetto al 2025 per l'integrazione
socio-sanitaria. "Investiamo risorse importanti - ha precisato -
ma il valore aggiunto nasce dalla qualità delle relazioni e dal
protagonismo delle comunità locali. Senza questo, nessuna riforma
potrà essere davvero efficace".
Concludendo, l'assessore ha sottolineato il significato simbolico
e civile del progetto. "Questa iniziativa ha a che fare con la
cultura stessa della salute, con la capacità di una comunità di
riconoscersi, di prendersi cura e di costruire insieme il proprio
futuro. È una scommessa che si può vincere solo se tutti
decidiamo di metterci in gioco".
ARC/PT/al