Energia: Fedriga, transizione sia economicamente sostenibile

Equilibrio, investimento in tecnologia, differenziazione sono le tre parole d'ordine del governatore del Fvg Trieste, 30 ott - "Quando parliamo di transizione energetica dobbiamo tenere conto di tre fattori: il primo è l'equilibrio, che vuol dire andare verso la transizione ma in modo consapevole e soprattutto economicamente sostenibile". Lo ha rimarcato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, aprendo il forum organizzato dal gruppo Nord Est Multimedia al Generali Convention Center Trieste "Transizione. Energia e costi del cambiamento". L'evento, al quale è intervenuto anche l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente e Energia Fabio Scoccimarro, fa il punto su come il tentativo di ridurre la dipendenza dagli idrocarburi da un lato e la crescente domanda di energia dall'altro stanno trasformando l'economia e su quali rischi e opportunità ne derivano per l'Italia. "Se noi pensiamo che il sistema europeo possa essere competitivo rispetto ad altri continenti dove l'attenzione per la difesa dell'ambiente è molto più bassa e dove l'impatto di quelle economie condiziona l'Europa stessa, significa di fatto escludere il nostro sistema produttivo dalla competitività a livello internazionale" ha osservato Fedriga. Riguardo al secondo pilastro, Fedriga ha indicato la tecnologia. "Consegnare il sistema energetico europeo a tecnologie che non sono europee, o perlomeno non sono emanazione delle democrazie occidentali, vuol dire correre il rischio di quanto già accaduto per l'approvvigionamento delle materie prime: investire in tecnologia è una sfida importante a cui dobbiamo applicarci". Il terzo pilastro per il governatore del Friuli Venezia Giulia è quello della differenziazione. "Dobbiamo avere consapevolezza che probabilmente il mondo dell'approvvigionamento energetico come lo conoscevamo una volta non sarà più così in futuro. E' bene utilizzare le nuove tecnologie per attuare una forte differenziazione e questi territori possono essere protagonisti: in Friuli Venezia Giulia stiamo spingendo molto su questo, basta pensare alla progettualità sull'idrogeno". Pur manifestando piena consapevolezza che attualmente l'idrogeno, se non in alcuni settori specifici molto limitati, è anti economico, Fedriga ha invitato a investire per il futuro. "Se non iniziamo ora, saremo sempre in ritardo rispetto a qualsiasi competitor" ha affermato Fedriga, toccando anche il tema del nucleare di ultima generazione. "E' un tabù che dobbiamo vincere, una sfida che dobbiamo spiegare ai cittadini con verità e razionalità, soprattutto in un Paese che non dispone praticamente di materia prima energetica: le nuove tecnologie ci possono mettere a disposizione un grado di sicurezza e una capacità produttiva molto elevati" ha concluso Fedriga. 1-segue ARC/EP/al