"Azioni affinché giovani e donne scelgano la regione per progetto
di vita"
Trieste, 29 ott - "Da oggi la Regione Friuli Venezia Giulia,
prima in Italia, si dota di un nuovo testo normativo che,
anticipando e integrando le politiche nazionali ed europee,
introduce strumenti innovativi per lo sviluppo sociale ed
economico del territorio. La legge prevede l'attivazione di
tavoli tematici, veri e propri patti territoriali, pensati per
individuare soluzioni condivise su questioni cruciali come
l'abitare, la gestione delle crisi occupazionali e il fabbisogno
di nuove competenze richieste dal tessuto produttivo regionale".
Questo il commento dell'assessore regionale al Lavoro,
formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia
Rosolen a margine dell'approvazione del ddl 59 "Disposizioni in
materia di innovazione sociale per lo sviluppo e l'attrattività
del territorio regionale" che affronta in maniera trasversale
politiche familiari e giovanili, formazione professionale, lavoro
e interventi per l'occupazione.
Come ha spiegato la rappresentante della Giunta, nel
provvedimento un'attenzione particolare è rivolta alla
formazione: dalla promozione dell'apprendistato già durante i
periodi di studio, alla creazione di percorsi formativi
coprogettati con marchi e realtà riconosciute sul mercato, capaci
di innalzare il livello delle competenze e aprire l'accesso a
carriere qualificate, anche per chi proviene da famiglie con
redditi più bassi. In questa logica si inserisce anche una
programmazione coordinata che collega asili, scuole, formazione
professionale e percorsi terziari professionalizzanti, così da
offrire una filiera educativa integrata e coerente.
"La ricerca e l'innovazione - ha aggiunto Rosolen - trovano
spazio attraverso la valorizzazione di dottorati e contratti nei
settori delle tecnologie emergenti e ad alta intensità di
conoscenza, mentre sul piano del sostegno alla famiglia la norma
introduce misure concrete come l'abbattimento del mutuo per
l'acquisto della prima casa alla nascita del terzo figlio".
Secondo l'assessore il lavoro resta un pilastro centrale: la
legge prevede incentivi mirati per l'inserimento e il
mantenimento di donne e giovani nel mercato occupazionale,
insieme a interventi specifici per garantire la parità di genere,
con particolare riferimento ai livelli retributivi e alle
opportunità di carriera.
"A completare il quadro - ha sottolineato l'assessore - vi sono
l'ampliamento della platea dei beneficiari della legge Talenti
Fvg, anche a chi proviene dal territorio regionale, un
rafforzamento delle garanzie per il diritto allo studio con
particolare attenzione agli studenti con figli, e nuove misure a
sostegno della genitorialità. Infine, la normativa promuove la
diffusione delle società benefit, incoraggiando modelli
imprenditoriali orientati non solo al profitto, ma anche
all'impatto sociale e ambientale positivo".
Riassumendo, la legge si fonda su un approccio organico e di
lungo periodo, che mira a contrastare spopolamento e carenza di
manodopera, rafforzando al tempo stesso coesione sociale e
competitività. Pur in un quadro demografico critico, il Friuli
Venezia Giulia può contare su un'occupazione stabile e diffusa,
un calo costante dei "neet" e un divario di genere in riduzione.
Le misure toccano ambiti strategici: dal lavoro - con incentivi,
formazione e attrazione di talenti anche dall'estero - alla
famiglia, con sostegni per la casa e servizi all'infanzia;
dall'istruzione, con nuovi strumenti di conciliazione e accesso
all'università, alla formazione avanzata, con campus tecnologici
e percorsi per le professioni del futuro.
Un quadro che si completa con interventi nella ricerca, orientati
a sostenere dottorati, contratti nei settori innovativi e la
transizione verso modelli formativi digitali. L'obiettivo
dichiarato è offrire prospettive concrete a giovani e donne,
affinché scelgano di costruire il proprio progetto di vita in
Friuli Venezia Giulia.
ARC/SSA/gg-pph