(ACON) Trieste, 29 ott - "Abbiamo sostenuto la petizione
presentata oggi da oltre tremila cittadini, con la quale è stato
espresso il dissenso verso la costruzione di un grande parco
eolico da 28 MW nelle Valli del Natisone". A ricordarlo è Rosaria
Capozzi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle,
intervenuta alla presentazione delle firme contro la
realizzazione del parco eolico detto Pulfar.
"Abbiamo più volte affermato come la mancata definizione di
regole chiare sulla proliferazione degli impianti a energia
rinnovabile - aviedenzia la Capozzi - abbia portato la nostra
Regione a installare, al momento, il 50% in più delle energie
rinnovabili richieste dal ministero dell'Ambiente e della
Sicurezza energetica per il 2024. Pertanto impianti di questo
tipo finiscono per impattare sui nostri territori e sul
paesaggio, con conseguenze economiche certe per quelle attività
che, con fatica, cercano di sviluppare un turismo sostenibile
nelle nostre aree".
"Non possiamo accettare che poche società e pochi beneficiari di
incentivi nazionali finiscano per incidere pesantemente sulle
nostre comunità. In questo caso il dissenso degli enti locali,
manifestato in maniera trasversale, è stato sicuramente
importante, ma ancor più significativa è stata la nostra azione,
che ha voluto avvisare per tempo i cittadini delle valli,
informandoli di quanto stava per accadere sui loro monti. Questo
- continua la consigliera del M5S - ha permesso di attivare forme
di dibattito pubblico, attraverso una capillare informazione ai
cittadini e il coinvolgimento delle migliori competenze
disponibili, che hanno dimostrato come il progetto presentato per
lo screening ambientale non fosse idoneo né completo, e pertanto
dovesse essere ritirato".
"L'auspicio - conclude la pentastellata - è quello di non dover
più parlare di impianti eolici in questa zona e di proseguire la
transizione energetica puntando sulle energie rinnovabili nelle
aree realmente idonee alla loro installazione".
ACON/COM/rcm