In risposta ad interrogazione sul caso di Sacile, ricordato che
non c'è alcuna riduzione dei servizi ma ampliamento offerta con
24 ore di copertura
Pordenone, 29 ott - "L'attivazione a Sacile dell'ambulatorio
di cure primarie non differibili, integrato nella nuova Casa
della Comunità, non comporta alcuna riduzione dei livelli
assistenziali rispetto all'attuale Punto di primo intervento".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo
Riccardi, rispondendo oggi in Consiglio regionale a
un'interrogazione sul tema. Come ha precisato l'esponente
dell'esecutivo Fedriga, il nuovo servizio gestirà l'intera
casistica attualmente rivolta al Punto di primo intervento (Ppi),
ossia le situazioni che emergono perché non trovano risposta
immediata presso il medico di medicina generale. L'erogazione
delle prestazioni avverrà su 12 ore diurne con l'integrazione
della continuità assistenziale, garantendo così un presidio
attivo sulle 24 ore.
Secondo l'assessore, il modello organizzativo delle Case della
Comunità consente inoltre di potenziare l'assistenza con un
ambulatorio dedicato alla cronicità, migliorando la presa in
carico dei pazienti e completando l'offerta territoriale. "Si
tratta - ha detto Riccardi - di un rafforzamento della rete
sanitaria di prossimità che va a integrare e non a sostituire
quanto già esistente".
Infine, rimane invariato il servizio di ambulanza, con sosta
nella medesima area, operatività h24 e presenza di infermiere a
bordo dedicato. "Il cambiamento introdotto è di struttura, non di
contenuto - ha concluso Riccardi - e mira a offrire risposte più
rapide e appropriate ai bisogni a bassa complessità, evitando
accessi impropri e duplicazioni, senza rinunciare a nulla di ciò
che era garantito dal Punto di primo intervento".
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