(ACON) Trieste, 23 ott - "L'audizione di oggi è stata un passo
fondamentale per aprire un dibattito critico sul tema del
traffico crocieristico, nel quale abbiamo ricevuto anche
importanti aperture da parte degli organi coinvolti. Un punto di
partenza per offrire alla cittadinanza strumenti di
consapevolezza e vigilanza sul fenomeno, nonché alla parte
politica elementi per indirizzare scelte future".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Giulia Massolino
(Patto per l'Autonomia - Civica Fvg), a margine dell'audizione di
esperte, esperti, istituzioni e associazioni sul tema
dell'impatto ambientale delle navi da crociera e mercantili sulla
qualità dell'aria a Trieste, da lei richiesta a ottobre 2023 dopo
che il ricercatore Axel Friedrich, già componente della
Commissione trasporti dell'Agenzia federale tedesca per la
protezione dell'ambiente, aveva diffuso i dati delle sue
rilevazioni sull'inquinamento eseguite a Trieste a settembre
2023, supportato da Cittadini per l'Aria e dalle associazioni
ambientaliste locali.
"Le associazioni hanno sottolineato la necessità di interventi
strutturali per garantire la tutela della salute della
cittadinanza e una reale coesistenza tra porto e città - fa
sapere Massolino -, partendo da dati trasparenti e accessibili
sulle concentrazioni di polveri ultrafini, black carbon e
biossido di azoto, i cui impatti sulla salute sono conclamati da
ampia letteratura scientifica non solo riguardo l'apparato
cardio-respiratorio ma anche riguardo tumori, diabete, asma e
disturbi neurologici quali demenze precoci o compromesso sviluppo
neurocognitivo nell'infanzia".
"Le associazioni hanno denunciato come le centraline di
rilevamento siano insufficienti - continua la consigliera -, non
correttamente posizionate e soprattutto come i dati relativi sia
alle misure ambientali che agli attracchi siano poco trasparenti
e accessibili. Ma ci hanno tenuto anche a delineare un quadro di
possibili azioni da intraprendere: campagne di rilevazione e
aumento delle centraline da collocare in posizioni strategiche,
anticipando gli obblighi europei che a breve imporranno un
abbassamento delle soglie minime di concentrazione, con dati
accessibili in tempo reale; divieto di attracco o tariffe
maggiorate per le navi che non si allaccino alle banchine quando
saranno finalmente elettrificate, prima dell'obbligo normativo
del 2030; monitoraggio dei fumi con l'uso di droni in
collaborazione con Emsa, progetto già discusso sotto la
presidenza D'Agostino e che vedrebbe Trieste prima in Italia".
"E ancora - prosegue l'esponente autonomista - divieto di
utilizzo nell'area portuale degli scrubber, sistemi che vengono
utilizzati dagli armatori per risparmiare sul costo di carburanti
che consiste nel lavare i fumi delle navi scaricando però le
acque di lavaggio, intrise di metalli, idrocarburi policiclici
aromatici, black carbon in mare, danneggiando gravemente
l'ecosistema marino; intensificazione dei controlli sulle navi da
parte della capitaneria; l'elettrificazione delle tratte brevi
come quella Trieste-Grado. Trieste può e deve ambire a diventare
un'eccellenza e un modello nelle misure applicate per ridurre
l'impatto delle attività portuali sulla città".
"Ci fa piacere sapere - sottlinea Massolino - che anche
l'assessore regionale Fabio Scoccimarro abbia riconosciuto che
l'attuale collocazione delle navi da crociera di fronte a piazza
Unità è totalmente inadeguata, perché causa innumerevoli disagi
alla cittadinanza, per le concentrazioni localizzate di
inquinanti, per il traffico indotto: ci aspettiamo quindi che si
faccia parte attiva affinché vengano spostate".
"Accogliamo altresì con favore le aperture fatte da organi e
istituzioni preposti in merito a ulteriori adempimenti per la
tutela dell'ambiente e della salute. Per instaurare un rapporto
di collaborazione e dialogo con la cittadinanza, anche nelle sue
forme organizzate, è necessario partire da una maggiore
trasparenza e accessibilità dei dati, che possano anche
indirizzare scelte politiche necessarie per il futuro della città
e per il benessere della cittadinanza. In tal senso - conclude
Massolino -, reputiamo quantomai urgente, come abbiamo più volte
proposto anche in sede di manovra finanziaria, un osservatorio
permanente che possa monitorare, informare e definire possibili
scenari".
ACON/COM/sm