A Cividale la celebrazione dei 70 anni dell'ente
Cividale, 23 ott - "Nei 70 anni di Civiform c'è un percorso
durante il quale l'ente ha saputo attraversare i cambiamenti del
mondo della formazione professionale, diventando, con visione e
coraggio un punto di riferimento non solo per il Friuli Venezia
Giulia ma anche a livello nazionale ed europeo".
Lo ha detto l'assessore regionale al lavoro e formazione Alessia
Rosolen, intervenuta oggi a Cividale in occasione dell'evento,
dal titolo "I 70 anni di Civiform: tra storia, attualità e
futuro", un momento di incontro tra chi ha contribuito alla
crescita dell'ente e chi ne rappresenta il presente e il domani.
L'occasione è servita per ripercorrere un cammino iniziato nel
1955 con la nascita del Centro di addestramento professionale poi
evoluto nel 1995 nella Cooperativa sociale sempre su iniziativa
dell'Efa e divenuto, nel 2001, Civiform.
Alla presenza del presidente dell'ente di formazione Roberto
Molinaro e del sindaco di Cividale Daniela Bernardi, l'esponente
dell'Esecutivo, nel suo intervento, ha posto in risalto il valore
della formazione, argomento sul quale la Regione ha investito in
maniera importante e che è uno dei pilastri per la crescita
occupazionale in Friuli Venezia Giulia. "Il Civiform - ha
ricordato l'assessore regionale - è rimasto nei decenni fedele
allo scopo per cui è stato fondato, ovvero promuovere una
formazione che non solo trasmetta competenze tecniche, ma anche
principi di solidarietà, giustizia sociale e senso di comunità.
Questo è stato l'obiettivo di settant'anni anni di Civiform che
ha messo, e continuerà a farlo, al centro la persona e i suoi
talenti".
Rosolen ha inoltre sottolineato come l'istituto abbia saputo
resistere e crescere anche nei momenti in cui la formazione
professionale non era considerata all'altezza dei tempi,
diventando invece "uno dei fiori all'occhiello del sistema di
istruzione e formazione della Regione. Grazie agli enti di
formazione sono potuti nascere anche i percorsi Its, oggi
centrali nel panorama nazionale; le nuove filiere stanno
finalmente realizzando quel modello di verticalità a lungo
auspicato, aprendo a percorsi '4+2' in grado di condurre studenti
e studentesse dalla formazione professionale agli Its e, se
scelto, al sistema universitario.
Secondo l'assessore, Civiform ha dimostrato di saper valorizzare
le persone, assumendo la missione non solo di formarli, ma anche
di far emergere capacità in chi arriva con percorsi diversi. "Chi
lavora nell'istruzione e nella formazione ha il privilegio di
operare sui talenti: non è una possibilità comune, ma una
responsabilità che trasforma vite e costruisce comunità", ha
osservato Rosolen, ringraziando l'ente per il costante impegno
condiviso con la Regione in numerosi progetti.
Rosolen ha quindi rimarcato che oggi gli enti di formazione non
sono soltanto parte di una rete sociale e di un patrimonio
educativo consolidato, ma veri e propri "attori sostanziali di un
processo di innovazione sociale". In particolare, ha ricordato
come il tema demografico sia diventato centrale nella costruzione
del futuro della comunità regionale. "il nostro obiettivo - ha
aggiunto l'assessore - è quello di fare in modo che il sistema di
formazione del Friuli Venezia Giulia diventi la mano operativa
dei principi di cambiamento che la nostra Regione deve saper
attuare, affinché coloro i quali compiono questi percorsi possano
continuare a garantire non solo la produttività, ma anche la
continuità della nostra società".
ARC/AL/ma