Salute:Riccardi, aggiornare leggi volontariato e invecchiamento attivo

L'assessore al Comitato di valutazione del Consiglio regionale: "Hanno prodotto risultati importanti, ma oggi scenari sociali e socio-sanitari radicalmente cambiati" Pordenone, 23 ott - "La legge regionale sul volontariato del 2012 e la legge regionale sul contrasto alla solitudine e la promozione dell'invecchiamento attivo varata nel 2014, entrambe approvate all'unanimità del Consiglio regionale, sono due norme importanti che negli anni hanno prodotto dei risultati altrettanto importanti. È evidente però che, in particolare perché la loro approvazione è avvenuta prima della pandemia, oggi mostrano la necessità di una revisione sostanziale rispetto a uno scenario attuale radicalmente modificato". Lo ha affermato questa mattina l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenendo nel corso del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio regionale. Nella seduta - alla quale hanno partecipato anche i tecnici della Direzione regionale - è stato svolto un approfondimento dettagliato sugli esiti e sui risultati prodotti dalle due normative negli ultimi anni. "Entrambe le norme - ha aggiunto Riccardi - sono state pensate e varate con grande lungimiranza e votate all'unanimità del Consiglio, ma soffrono inevitabilmente di uno spartiacque, rappresentato dal periodo del Covid-19, che ha radicalmente cambiato gli scenari sui quali le norme vengono declinate. Per questo oggi hanno il bisogno, facendo ordine sugli strumenti attuativi da una parte e sulla produzione legislativa dall'altra e incrociando la programmazione evoluta del sistema sociosanitario, di un ripensamento strutturale: non basterebbe - secondo l'assessore - una semplice manutenzione per rispondere alle condizioni cambiate e ai nuovi bisogni sociali e sociosanitari emersi". Rispetto alla norma sul volontariato, l'assessore ha precisato: "Dopo l'approvazione è stato varato, nel 2017, il Codice del Terzo settore che ha mutato molto le condizioni. Per questo ci siamo assunti un impegno con l'intero sistema del volontariato su un progetto, coinvolgendo l'Università di Udine, che attui una ricognizione sull'esperienza e su cosa questa esperienza ha garantito, in modo che lo studio apra la strada, attraverso un percorso partecipativo con il mondo del volontariato e del Terzo settore, a un possibile nuovo disegno di legge sul modello di ciò che è stato fatto rispetto alla legge regionale sulla disabilità". "Sulla norma e sul tema dell'invecchiamento attivo - ha osservato infine Riccardi - è invece necessario essere più prudenti, in quanto il rischio è di produrre strumenti legislativi che rischierebbero di essere superati e di avere una lentezza di applicazione rispetto all'attuazione delle politiche e della programmazione dell'integrazione socio-sanitaria nei territori, dove pure il volontariato ha un ruolo cruciale, che devono rispondere a necessità urgenti, regole e bisogni nuovi, in particolare rispetto alla questione della non autosufficienza". ARC/LIS/ma