(ACON) Trieste, 23 ott - Luci e ombre delle azioni in favore
degli enti del Terzo settore (Ets) del Friuli Venezia Giulia, di
contrasto alla solitudine e per l'invecchiamento attivo sono
state sviscerate nel corso della seduta del Comitato per la
legislazione, il controllo e la valutazione presieduto da Nicola
Conficoni (Pd) alla quale, visti gli argomenti, sono stati
invitati a partecipare anche i consiglieri della III Commissione.
Dalla relazione disposta dall'assessore Fvg alla Salute, Riccardo
Riccardi, come prevista dalla legge regionale 23/2012 sulle
organizzazioni di volontariato (Odv) e sulle associazioni di
promozione sociale (Aps) e che si rifà al Codice del Terzo
settore istituito dal decreto legislativo 117/2027, si è appreso
che, al 2 dicembre 2024, ad essere iscritti nell'apposito
Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) avviato nel
2021 dal ministero del Lavoro, gli Ets risultavano essere in
tutto 3.062, così suddivisi: 920 Odv; 1.749 Apa; 5 enti
filantropici; 255 imprese sociali gestite dalle Camere di
Commercio; 2 Società di muto soccorso; 131 altri enti del Terzo
settore.
Quanto ai contributi regionali, tra assicurazioni dei volontari e
dei veicoli in dotazione, attrezzature tecniche e progetti, nel
2024 sono stati finanziati 1.519.757 euro, a fronte di 1.180.000
del 2023, 1.320.000 del 2022 e 1.090.000 del 2021. Altro dato è
che dal 2021 al 2024 sono state coinvolte nelle progettualità,
per ciascun anno, dalle 220 alle 300 realtà associative in
qualità di capofila e partner.
Passando alle ombre, dalla relazione è emerso che, a fronte degli
elementi che accomunano Odv e Aps, tra cui il ricorso per
entrambe ai volontari, la Lr 23/2012 esclude le Aps dalle linee
promozionali facendo una distinzione tra volontariato e
Associazioni di promozione sociale. Il problema è abbastanza
rilevante in quanto sono diverse le Odv diventate Aps che,
quindi, ora si trovano con minori contributi. Tra le criticità
rilevate in sede attuativa, è poi stato evidenziato che i
progetti non partono senza il finanziamento pubblico; è
necessario il partenariato tra le realtà (capofila + partner);
viene riproposto il medesimo progetto nell'accesso in
graduatoria, per più anni, o tra medesimi gruppi di soggetti; vi
è un automatismo tra requisiti e punteggio che crea difficoltà
alle realtà medio piccole (meno di 40 soci) di accedere ai
contributi se non agganciate a un capofila.
La relazione è stata l'occasione per fornire anche informazioni
sull'andamento delle altre iniziative intraprese a favore del
Terzo settore grazie ai fondi assegnati dal ministero del Lavoro,
finalizzati alla contribuzione di Odv e Aps, ma anche di
fondazioni Onlus. Ecco che, nell'ambito dell'Accordo di programma
Stato-Regione Fondi 2022-24, la Giunta ha approvato l'avviso
pubblico per il sostegno delle attività statutarie di interesse
generale realizzate appunto da Odv, Aps e Fondazioni Onlus che
siano però riconducibili a una o più delle linee contemplate dal
Codice del Terzo settore, destinando 769.856 euro; a fronte di
361 istanze, ne sono state finanziate 166.
Non da ultimo, sono stati citati gli sportelli a sostegno delle
realtà associative nelle attività amministrative e la Convenzione
Regione-Università di Trieste finalizzata ad implementare gli
strumenti partecipativi dedicati agli Etr attraverso la
formazione e la ricerca, tra cui un master per la formazione
specialistica per gli operatori e un convegno, che ha visto la
partecipazione del ministero del Lavoro e del Dipartimento
politiche giovanili della presidenza del Consiglio dei ministri,
avente a oggetto la tematica del volontariato nell'ottica del
Terzo settore e del Servizio civile .
La relazione sarà illustrata nel corso di una prossima seduta
d'Aula dai consiglieri Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) per
la maggioranza e Manuela Celotti (Pd) per la minoranza.
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ACON/RCM-fc