Consorzi: Bini, servizi e sostenibilità per attrarre investimenti

Trieste, 23 ott - "L'importanza dei Consorzi di sviluppo economico locale quale leva di crescita per i nostri territori è evidente. In questo senso l'intervento pubblico gioca un ruolo importante, fornendo carburante indispensabile per far funzionare il motore dello sviluppo: negli ultimi sei anni abbiamo messo a disposizione dei Consorzi oltre 300 milioni di euro, che hanno prodotto risultati concreti, producendo nuove opere di urbanizzazione e servizi a vantaggio delle imprese e attivando quasi mezzo miliardo di investimenti privati a seguito di nuovi insediamenti, con ricadute occupazionali significative. Una crescita che conferma la validità delle scelte strategiche compiute dalla Regione". Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini intervenendo nel corso della Conferenza "Il Clean Industrial Deal Europe: il contributo delle Aree produttive ecologicamente attrezzate". L'evento rappresenta la fase finale del progetto Ecole, avviato nel 2022 con un budget complessivo di 2,3 milioni di euro e sviluppato da partner istituzionali, consorzi di sviluppo economico e centri di innovazione di Italia, Slovenia, Austria, Francia e Germania. Tra i partner italiani figurano il Consorzio di sviluppo economico locale dell'area giuliana (Coselag) e il Consorzio Zai di Verona. L'iniziativa ha prodotto strumenti e linee guida per la gestione sostenibile dei parchi industriali, analisi comparative, casi pilota e azioni di cooperazione transnazionale per ridurre gli impatti ambientali e migliorare l'efficienza delle risorse. Come ha spiegato il rappresentante della Giunta regionale, i Consorzi hanno vissuto un cambiamento profondo: nati come semplici gestori immobiliari, negli ultimi anni hanno accelerato la loro evoluzione verso un modello capace di offrire servizi alle imprese. Non più soltanto spazi, quindi, ma anche infrastrutture, supporto logistico, strumenti per la transizione ecologica e servizi a favore dei lavoratori, in linea con le sfide della competitività e della sostenibilità. In questo contesto, come ha sottolineato l'assessore, si inseriscono le Aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea), che rappresentano un tassello fondamentale di questo sistema virtuoso. "La Regione si è attivata per tempo - ha ricordato Bini - e ha introdotto un modello di governo delle zone industriali orientato alla transizione sostenibile, con la creazione di queste aree. Dal 2022 sono stati finanziati 18 progetti attivi in tutti i Consorzi regionali per circa un milione di euro, in una fase sperimentale che è in corso di conclusione. Le Apea offrono alle imprese economie di scala, servizi comuni, riduzione dei costi energetici e idrici e maggiore circolarità delle risorse, con premialità nei contributi regionali. Per i Consorzi rappresentano inoltre uno strumento di attrattività e di accesso diretto a risorse dedicate". Infine, l'assessore ha rimarcato che l'Unione europea, con politiche spesso troppo rigide come quelle del Green Deal, non sempre ha facilitato questo percorso di sviluppo: "nonostante ciò, il lavoro fatto a livello regionale ha consentito di dare risposte concrete alle imprese". ARC/GG/ma