(ACON) Trieste, 22 ott - "La Corte d'Appello di Ancona ieri ha
ribaltato la sentenza del Tribunale di Macerata che vedeva, in
prima istanza appunto, un ragazzo di 25 anni assolto dall'accusa
di stupro su una ragazza di 17". Lo ricorda, in una nota, Dusy
Marcolin, presidente della Commissione per le pari opportunità
del Friuli Venezia Giulia (Crpo).
"I fatti: una sera lei esce con dei coetanei, resta in macchina
con uno di loro che poi abusa di lei, la stupra - prosegue
Marcolin -. Nonostante le prove il giudice del Tribunale lo
assolve perche 'la ragazza conosceva i rischi di restare da sola
in auto con lui' e perchè 'aveva già avuto rapporti'.
Aver già avuto rapporti può giustificare una violenza?
Il suo no, sicuramente detto, non aveva evidentemente contato
nulla".
"Noi vogliamo ribadire che il no è No sempre, anche quando arriva
dopo un sì. Lo dice la Corte di Cassazione", ricorda la
presidente della Crpo Fvg.
"Questa sentenza portata alla ribalta grazie alla Corte d'Appello
di Ancona crea un danno incredibile, crea un precedente
mostruoso. È inaccettabile", aggiunge la massima dirigente della
Commissione.
"Ci sforziamo ogni giorno di combattere la violenza di genere e
ogni volta che una sentenza così viene scritta, facciamo cento
passi indietro. E non è possibile, non è giusto, non è
rispettoso. È incivile, e lo ribadiremo anche alla Conferenza
nazionale delle presidenti delle Crpo", conclude Marcolin.
ACON/COM/fa