Agli Stati generali di Udine, la Regione ha ricordato il sostegno
al comparto. Oltre 180 ore di lavoro per costruire proposte
condivise. Priorità a formazione, sicurezza, ricambio
generazionale e regole certe per i volontari
Udine, 20 ott - "Il sistema della Protezione civile regionale
si è dimostrato ancora una volta maturo, responsabile e capace di
offrire un contributo fondamentale alla sicurezza e alla coesione
sociale. La sfida che abbiamo davanti è quella di garantire che
questa esperienza non si interrompa, rafforzando la formazione,
la sicurezza e il coinvolgimento delle nuove generazioni".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Protezione civile,
Riccardo Riccardi, intervenendo oggi a Udine alla conclusione
degli Stati generali della Protezione civile, un percorso avviato
nel maggio 2024 con il coinvolgimento di centinaia di volontari,
articolato in oltre 50 sedute e circa 180 ore di lavoro ai cinque
tavoli tematici (organizzazione, regolamento, formazione,
sicurezza, antincendio boschivo).
Riccardi ha sottolineato come i volontari abbiano dimostrato di
rappresentare un vero e proprio "esercito professionale", capace
di coniugare passione e competenza. "Abbiamo visto emergere
contenuti fondamentali nella sicurezza, nella formazione, nelle
procedure e negli investimenti. Non si tratta solo di
solidarietà, ma di un'organizzazione che mette in sicurezza le
persone nei momenti più difficili, con un livello di preparazione
sempre più alto".
Un altro aspetto innovativo emerso dagli Stati generali riguarda
il processo di democratizzazione interna al sistema: "Il fatto
che i volontari abbiano potuto scegliere i loro rappresentanti è
un passaggio culturale importante, che rafforza la partecipazione
e la coesione del sistema".
Sul piano delle prospettive, l'assessore ha richiamato il nodo
cruciale del ricambio generazionale. "Viviamo in una società
diversa rispetto a quando nacque la Protezione civile, dopo il
terremoto del Friuli. Oggi i numeri dei volontari potenziali sono
più ridotti, ma l'interesse delle nuove generazioni esiste e va
coltivato. Lo abbiamo visto nell'Open Day di Palmanova, con
famiglie e giovani presenti in gran numero. Per questo serve
investire sul coinvolgimento delle scuole e su nuove modalità di
reclutamento".
Grande attenzione l'assessore lo ha riservato anche al tema delle
regole e delle tutele per i volontari. Riccardi ha ricordato che
la Regione ha già fatto la propria parte. "Abbiamo garantito
coperture assicurative e strumenti economici per alleggerire il
carico su volontari e sindaci. Ora spetta allo Stato fare un
passo decisivo: è necessario intervenire sul decreto legislativo
81, che oggi rischia di equiparare impropriamente i volontari e i
sindaci a figure con responsabilità non loro. Questo non è
accettabile".
"Confidiamo - ha aggiunto Riccardi - che Governo e Parlamento
completino al più presto questo percorso. Ci sono già segnali
positivi e dichiarazioni pubbliche che vanno in questa direzione.
Non è un tema di divisione politica: senza la protezione civile,
questo Paese non sarebbe lo stesso. Non possiamo pensare che chi
dedica tempo, passione, competenza e generosità venga considerato
responsabile di eventi che possono accadere nell'esercizio delle
proprie funzioni".
Guardando al futuro, Riccardi ha ricordato che il prossimo anno
si celebreranno i cinquant'anni dal terremoto del Friuli:
"Vogliamo onorare la memoria di Giuseppe Zamberletti e
trasmettere alle nuove generazioni l'eredità di una storia che
appartiene a tutti noi. È nostro dovere custodire questa
esperienza e fare in modo che cresca ancora, come patrimonio vivo
delle comunità".
ARC/AL/ep