(ACON) Trieste, 20 ott - "Fino all'adozione delle linee guida
regionali in Friuli Venezia Giulia le superfici degli impianti
fotovoltaici (con moduli collocati a terra), dei Bess (impianti
di accumulo elettrochimico) e degli insediamenti per la
produzione di biometano, sommate a quelle degli impianti della
stessa tipologia già autorizzati nelle stesse aree classificate
agricole, non possono eccedere il 3% della superficie agricola
del territorio comunale interessato dall'insediamento".
Si tratta di una novità normativa introdotta con la legge
multisettoriale recentemente approvata che il consigliere
regionale Mauro Di Bert, capogruppo di "Fedriga presidente",
accoglie con soddisfazione, come si legge in una nota.
"Il provvedimento si inserisce in un disegno più ampio di governo
del territorio, attuato da questa Maggioranza regionale, per
evitare un uso indiscriminato del suolo e salvaguardare il
patrimonio agricolo, ambientale e paesaggistico".
"Auspico che questa norma contribuisca a mettere ordine -
commenta Di Bert - introducendo dei limiti più stringenti
riguardo all'installazione di sistemi di accumulo dell'energia
(Bess), che dovranno essere realizzati in maniera compatibile con
l'identità del territorio".
"Ho apprezzato il modo in cui la Giunta regionale ha accolto e
ascoltato le istanze del territorio che chiedevano di porre un
limite agli insediamenti", aggiunge Di Bert, che qualche
settimana fa è stato tra i promotori di un incontro organizzato
in Comune a Pavia di Udine, alla presenza anche dei sindaci di
Trivignano Udinese e Santa Maria la Longa, con l'assessore
regionale Fabio Scoccimarro, presente anche il consigliere Igor
Treleani. In tale occasione, era emersa l'opportunità di tale
integrazione normativa.
"L'obiettivo della norma approvata dal Consiglio regionale è
quello di dare un segnale importante di tutela del territorio e
della qualità della vita dei cittadini. In Friuli Venezia Giulia
ora è possibile promuovere l'energia rinnovabile, là dove è più
sostenibile, evitando che la corsa agli impianti finisca con
l'erosione del suolo agricolo e il degrado estetico delle nostre
campagne", aggiunge il capogruppo di Fp.
"Questo non significa bloccare lo sviluppo delle energie
rinnovabili - conclude Di Bert - ma promuoverlo con buon senso,
contenendo l'impatto sul suolo e preferendo le superfici già
antropizzate, le aree industriali dismesse, i tetti e le
coperture esistenti".
ACON/COM/fa