SCUOLA. PELLEGRINO (AVS): A DESTRA NON INTERESSA EDUCAZIONE AFFETTIVA

(ACON) Trieste, 18 ott - "Il Governo italiano con una mano assume un impegno preciso con la Nato attraverso uno stanziamento pari al 5 per cento del Pil da destinare alla difesa, che più semplicemente può essere ormai definita 'industria bellica', mentre con l'altra, accogliendo un emendamento proposto dalla Lega e approvato a maggioranza dal Parlamento, è stata estesa alla secondaria di primo grado il divieto di promuovere l'educazione sessuo-affettiva, ovvero a svolgere attività didattiche e progettuali sui temi legati alla sessualità". Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Avs) commentando l'approvazione della norma che vieta l'educazione sessuale agli studenti delle nostre scuole. "Appare chiaro l'orientamento di questa Destra. Da un lato si produce materiale bellico che avrà necessariamente un destinatario e dall'altro si evita di insegnare ai ragazzi a scuola l'importanza della legalità e dell'educazione affettiva. Prima in parlamento e poi in Regione come Avs - prosegue l'esponente regionale - abbiamo promosso alcune proposte che andassero verso la sensibilizzazione sui temi quali la non violenza e il rispetto di genere, per aiutare i nostri ragazzi a diventare uomini e donne di un domani più maturo e rispettoso della vita umana". "Evidentemente - incalza la consigliera - altre forze politiche preferiscono spendere le risorse per giocare alla guerra, ma a queste voglio ricordare che uccidere una persona significa farla sparire, lasciando un vuoto che non sarà mai più colmato da nessun altro e che le vite hanno tutte lo stesso valore". "Le scene che da anni ci arrivano da molte parti del pianeta, e non ultimo da Gaza, dovrebbero far meditare e comprendere chi ha il potere di decidere che ogni soldo speso in armi crea disperazione, mentre - conclude Pellegrino - il denaro utilizzato per formare i cittadini e le cittadine di domani ci restituisce pace e amicizia vera fra i popoli". ACON/COM/sm