L'assessore e il sindaco di Muggia hanno effettuato oggi un
sopralluogo nell'area
Muggia, 16 ott - "Da martedì inizieranno i dragaggi della foce
del Rio Ospo a Muggia, attesi da decenni. Abbiamo ascoltato il
grido di dolore dell'Amministrazione comunale di Muggia e dei 400
soci della Società nautica Rio Ospo, che da tempo segnalavano le
difficoltà ad uscire in mare. Grazie a uno stanziamento di
378mila euro di risorse regionali, una draga, già arrivata
nell'area, asporterà circa 800 metri cubi di sedimenti,
riportando la profondità del canale a circa 2,5 metri. Un'azione
necessaria per consentire alle imbarcazioni ormeggiate sul Rio
Ospo di raggiungere il mare, resa possibile grazie alla
sottoscrizione di un'apposita convenzione tra la Regione e
l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale che
ha competenza sull'area".
Lo ha annunciato oggi l'assessore regionale alla Difesa
dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro,
durante un sopralluogo compiuto tra i pontili realizzati a pochi
metri dalla foce del corso d'acqua, assieme al sindaco di Muggia
Paolo Polidori e a buona parte della sua Giunta comunale, che
hanno espresso il proprio apprezzamento per un intervento a lungo
atteso.
"Al momento la profondità dell'acqua è inferiore al mezzo metro e
blocca di fatto il passaggio delle imbarcazioni da diporto, oltre
a compromette la capacità di recapito a mare delle acque
trasportate dal Rio Ospo - ha spiegato Scoccimarro -: una
situazione insostenibile che, dopo un lungo iter burocratico,
verrà ora risolta nell'arco di pochi giorni, grazie
all'intervento della Regione".
Le attività di dragaggio, della durata di alcuni giorni, verranno
effettuate attraverso un complesso sistema di aspirazione dei
sedimenti, che verranno convogliati attraverso una tubazione di
oltre 200 metri su un'apposita nave da carico e successivamente
depositati nella cassa di colmata situata alla piattaforma
logistica nell'area portuale.
Scoccimarro ha rimarcato che si è trattato di un percorso
complesso dal punto di vista burocratico. "La Regione, già dalla
scorsa primavera, si era detta disponibile a investire risorse
proprie, arrivando di fatto a surrogare l'Authority nelle
attività necessarie. Grazie a un'ottima struttura tecnica, siamo
intervenuti subito, mettendo a disposizione le risorse e abbiamo
trovato una soluzione concreta a una situazione protrattasi per
decenni".
ARC/MA/al