Welfare: Rosolen, da ddl su innovazione sociale nuovo modello

Gorizia, 16 ott - "Il disegno di legge regionale sull'innovazione sociale si propone di rafforzare il welfare attraendo nuovi cittadini sul nostro territorio e garantendo le condizioni migliori per trattenere chi è già qui, sulla base di un rapporto complementare tra pubblico e privato, che è precisamente ciò in cui lo stato sociale consiste". Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia Alessia Rosolen intervenendo oggi a Gorizia al Forum della società benefit "Fabbricare la Società". "Il ddl sarà in Aula nelle prossime settimane e confido che a gennaio possa essere già norma attiva e propulsiva", ha rilevato l'assessore, evidenziando come si tratti di una legge che non ha precedenti nelle Regioni italiane. "Il Friuli Venezia Giulia è ai vertici per la spesa di welfare, solo il 5,8 per cento della sua popolazione versa in stato di povertà relativa - meno della metà della media nazionale -, vede crescere gli occupati, diminuire i disoccupati ed è al quart'ultimo posto in Italia per numero di neet, i giovani che non studiano e non lavorano: nonostante questi indicatori - così Rosolen - c'è molto da fare e il ddl sull'innovazione intende dare una risposta complessiva. C'è bisogno di un nuovo modello di crescita per far fronte alle criticità che abbiamo davanti - ha osservato l'assessore -, a partire dal problema centrale che è quello demografico e dai nodi dei bassi salari, dei talenti in fuga, dello spopolamento delle aree interne e della sproporzione negativa dei redditi delle donne. Pensiamo alla conciliazione: per una donna in Italia la cura di un figlio vale quattro mesi previdenziali figurativi mentre in Germania vale tre anni". "Sul solco di una politica che quest'Amministrazione regionale conduce dal suo insediamento, puntiamo con la nuova norma - ha detto Rosolen - ad attrarre competenze e a garantire il potere d'acquisto degli stipendi attraverso strumenti indiretti, trasformando bonus estemporanei in garanzie strutturali e agendo sulle politiche abitative. Abbiamo attivato negli anni percorsi e filiere che vogliamo potenziare per accrescere le competenze dei lavoratori, favorendo l'internazionalizzazione dell'offerta scolastica e formativa. Occorre dotarsi, ed è questo il fine del disegno di legge - ha concluso l'assessore -, di un sistema integrato di politiche che riguardi tutti i campi di azione di governo capace di garantire migliori condizioni di vita personale, familiare e professionale a favore di tutti i cittadini che risiedono sul territorio". ARC/PPH/al