SALUTE. LIGUORI (PATTO-CIVICA): LISTE D'ATTESA, LA GIUNTA CHIARISCA

(ACON) Trieste, 16 ott - La consigliera regionale Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha presentato un'interrogazione a risposta scritta per chiedere chiarimenti all'assessore regionale alla Sanità in merito a un episodio segnalato nei giorni scorsi dal Messaggero Veneto, che mette in luce le criticità ancora presenti nel sistema delle liste d'attesa e nei percorsi di tutela dei cittadini. Secondo quanto riportato dal quotidiano, una donna di 67 anni, residente nell'area di competenza dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), non avrebbe potuto eseguire nei tempi previsti un esame elettromiografico con priorità "breve", nonostante la prenotazione tramite il Centro unico di prenotazione (Cup). La paziente, affetta da una sospetta lesione acuta del sistema nervoso neuromuscolare, si è quindi vista costretta a richiedere ad Asufc l'autorizzazione a effettuare la prestazione in libera professione con conseguente rimborso da parte dell'Azienda al netto del ticket. Tuttavia, l'Azienda avrebbe risposto riconoscendo le difficoltà organizzative ma senza autorizzare la prestazione in libera professione, affermando di "dispiacersi per il disagio" e auspicando un futuro contatto con la paziente. "Episodi come questo - dichiara Liguori - dimostrano quanto ancora sia fragile il sistema delle garanzie per i cittadini. Se i percorsi di tutela rischiano di trasformarsi in un atto puramente formale le persone si sentono sole di fronte alle necessità in cui si trovano". Nell'interrogazione, la consigliera chiede alla Giunta regionale di spiegare per quale motivo, pur riconoscendo il disguido e l'inserimento della paziente nel percorso di tutela, Asufc non abbia autorizzato l'esecuzione dell'esame in libera professione con relativo rimborso, come previsto dalla normativa vigente. "Non possiamo rassegnarci all'idea che le liste d'attesa diventino un destino inevitabile - aggiunge Liguori -. La Regione deve garantire che i diritti dei cittadini siano realmente esigibili, non solo riconosciuti sulla carta". ACON/COM/fa