(ACON) Trieste, 16 ott - "Come consigliere e consiglieri
regionali abbiamo ricevuto una lettera del Comune di Precenicco,
scritta dal sindaco a seguito del tragico incidente costato la
vita a una giovane studentessa: è un appello accorato che non può
restare inascoltato - dichiara in una nota la consigliera
regionale Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) -.
È la conferma di quanto da tempo denunciamo in Consiglio
regionale: serve un cambio radicale nelle politiche per la
sicurezza stradale, restituendo ai Comuni gli strumenti per
prevenire e non solo per contare le vittime".
Massolino ricorda come il tema sia da tempo al centro del lavoro
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, che ha portato in Consiglio
regionale e nei Comuni di Udine, Gorizia e Trieste una serie di
proposte per la mobilità sostenibile e la sicurezza urbana, oltre
ai tanti emendamenti proposti nei vari bilanci di questi anni,
"tutti indirizzati verso un cambio di paradigma della viabilità
urbana e tutti costantemente bocciati".
"Nella mozione Città 30, bocciata a inizio anno - prosegue
Massolino - avevamo chiesto proprio ciò che oggi diversi
amministratori locali, giustamente, domandano a gran voce: la
possibilità di installare autovelox nei centri abitati, di
realizzare interventi infrastrutturali per ridurre la velocità e
di creare un tavolo regionale permanente sulla sicurezza
stradale, come proposto dalla Fiab. Tutti strumenti che, se
approvati, avrebbero reso le nostre strade più sicure e avrebbero
potuto evitare alcune delle tragedie di cui purtroppo leggiamo
costantemente sulla stampa".
La consigliera sottolinea come la limitazione della velocità sia
"la misura più efficace e meno costosa per salvare vite umane".
"I dati parlano chiaro - aggiunge -: il 70% degli incidenti
avviene su strade urbane. Nel 2023 in Friuli Venezia Giulia si
sono verificati oltre 3.000 incidenti, con 56 vittime e più di
4.000 feriti. È inaccettabile che, nonostante questi numeri, i
Comuni non possano disporre di strumenti di controllo e
deterrenza".
"La richiesta del sindaco di Precenicco è la voce di tante
amministrazioni locali che ogni giorno si trovano a gestire le
conseguenze di scelte sbagliate e di un quadro normativo che
limita l'autonomia dei territori - conclude Massolino -. Come
Patto per l'Autonomia continueremo a batterci perché la Regione
stia dalla parte giusta: quella della cittadinanza, delle
sindache e dei sindaci e di chi vuole rendere le nostre comunità
più sicure, vivibili e umane. È evidentemente un tema non
rimandabile".
ACON/COM/fa