Trieste, 16 ott - "Questo prestigioso incontro tocca due snodi
fondamentali per il futuro dei nostri territori: da un lato, la
promozione delle tecnologie abilitanti la transizione energetica,
dall'altro l'allineamento dei programmi formativi per le nuove
professionalità verdi di cui il sistema portuale, logistico e
industriale ha sempre più bisogno".
Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore alla Difesa
dell'ambiente Fabio Scoccimarro in apertura del workshop "Green
and smart ports. Shaping the future of green transition and
skills development in the Adriatic Ionian Region", organizzato
dall'Iniziativa Centro Europea (Cei) in collaborazione con la
Regione Friuli Venezia Giulia.
"La transizione ecologica non si limita infatti a un cambio di
tecnologie: richiede una trasformazione culturale, organizzativa
e formativa - ha precisato Scoccimarro -. Necessita di nuove
competenze, nuovi modelli di governance e un di dialogo costante
tra istituzioni, imprese, enti di ricerca e comunità. In questo
contesto, l'investimento nel capitale umano è tanto importante
quanto quello nelle infrastrutture e nelle tecnologie".
"Come Regione - ha aggiunto l'assessore - siamo impegnati a
sostenere questo percorso con politiche concrete e coerenti:
dallo sviluppo delle energie rinnovabili all'efficientamento
energetico, dalla promozione delle comunità energetiche
rinnovabili alla mobilità sostenibile. Riteniamo fondamentale che
la transizione verde sia non solo un obiettivo ambientale, ma
anche una leva di competitività economica e di coesione sociale".
Nel portare i saluti del governatore Fedriga, impegnato in una
missione negli Stati Uniti, Scoccimarro ha sottolineato che in un
contesto globale caratterizzato da forte volatilità
geo-economica, è indispensabile costruire un equilibrio tra le
misure di decarbonizzazione e la capacità dei nostri porti e
delle nostre imprese di restare competitivi sui mercati.
"Gli scali portuali - ha detto - rappresentano non soltanto
infrastrutture strategiche per la movimentazione delle merci, ma
anche hub energetici e piattaforme di innovazione. E il futuro
dei porti sarà sempre più legato alla loro capacità di essere
sostenibili, digitali, resilienti e interconnessi".
"Perciò eventi come quello di oggi non sono semplici momenti di
confronto, ma vere e proprie tappe di costruzione di una
strategia comune, che unisce i territori e rafforza la dimensione
macroregionale dell'Adriatico e dello Ionio. In questa
prospettiva - ha puntualizzato l'esponente della Giunta Fedriga -
la Regione continuerà a fare la sua parte, sostenendo progetti di
cooperazione, facilitando l'incontro tra pubblico e privato e
promuovendo politiche che coniughino tutela ambientale, sviluppo
economico e innovazione tecnologica".
Nel corso dei lavori è stato ricordato che questo workshop si
inserisce in un percorso già avviato e ben strutturato, che ha
visto nel seminario internazionale dello scorso novembre una
prima tappa significativa, gettando le basi per un dialogo
costruttivo tra istituzioni, operatori portuali, mondo accademico
ed esperti di settore; l'obiettivo è quello di definire strategie
condivise per la decarbonizzazione dei porti della Northern
Adriatic Ports Association (Napa) e, più in generale, dell'intera
area Adriatico-Ionica.
"Da allora, l'iniziativa si è ampliata, coinvolgendo ulteriori
cluster portuali e istituzioni formative nell'ambito della
Strategia Eusair, con l'ambizione - ha aggiunto l'esponente della
Giunta Fedriga - di costruire una vera e propria rete di
cooperazione multilivello su trasporti ed energia".
"Oggi questo percorso trova una nuova e importante tappa proprio
qui, in Friuli Venezia Giulia: un territorio - ha concluso
Scoccimarro - che per la sua posizione strategica al centro
dell'Europa e per la vocazione portuale è chiamato a svolgere un
ruolo da protagonista nei processi di innovazione e di
transizione verde".
ARC/RT/al