ITALIA-ISRAELE. GRUPPO LEGA: ORGANIZZATORI PAGHINO DANNI

(ACON) Trieste, 15 ott - "Le immagini e le cronache degli scontri avvenuti ieri a Udine, in occasione della manifestazione pro Pal legata alla partita di calcio Italia-Israele, sono gravissime e meritano una ferma condanna. Nessuna causa può giustificare la violenza, né l'aggressione alle Forze dell'Ordine e ai giornalisti che stavano semplicemente svolgendo il proprio lavoro". Così, in una nota, gli esponenti di Lega Fvg in Consiglio regionale commentano gli incidenti avvenuti nel capoluogo friulano durante la manifestazione "contro una partita di calcio". "Manifestare è legittimo - affermano -, ma chi scende in piazza per esprimere un'opinione deve farlo nel rispetto della legge e delle persone, non trasformando le nostre città in scenari di caos e intolleranza. Esprimiamo piena solidarietà alle forze dell'ordine per l'impegno e il coraggio con cui hanno garantito la sicurezza dei cittadini e vicinanza ai feriti". I consiglieri sottolineano anche la leggerezza di alcuni esponenti della Sinistra che "mentre in piazza già si respirava un clima teso, si affrettavano a inviare alla stampa un comunicato che parlava di 'corteo pacifico e senza tensioni'. Purtroppo, la realtà ha smentito quelle parole nel giro di poche ore. Prima di minimizzare o legittimare certe manifestazioni, sarebbe opportuno riflettere sulle conseguenze e sulla vera necessità di organizzarle". I rappresentanti del Carroccio ricordano, infine, la proposta della Lega che prevede la responsabilità pecuniaria per chi organizza manifestazioni pubbliche: "Un principio di buonsenso: chi rompe paga. Chi promuove un evento deve anche assumersi la responsabilità di eventuali danni o disordini. È giusto tutelare la libertà di manifestare, ma altrettanto giusto è proteggere i cittadini e le città da chi trasforma le piazze in campi di battaglia". "Udine - concludono - è diventata il palcoscenico dell'odio e della violenza. Solidarietà piena alle nostre forze dell'ordine che ogni giorno garantiscono la libertà e la sicurezza di tutti, anche di chi poi le attacca". ACON/COM/sm