Bucarest, 24 mar - Le Regioni possono giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo dei rapporti tra Italia a Romania, proprio perché vicine al territorio e orientate a gestire progetti concreti. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che, assieme all'assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna, ha incontrato oggi a Bucarest, nella sede del Parlamento, il senatore Marius Sorin-Ovidiu Bota, presidente del Gruppo parlamentare di Amicizia Italia-Romania.
All'incontro era presente anche l'ambasciatore d'Italia a Bucarest Mario Cospito che ha accompagnato la delegazione regionale in tutti gli appuntamenti inseriti nella missione di tre giorni del sistema regionale in Romania. Sin dal 1991, ha ricordato Tondo, il Parlamento italiano ha assegnato al Friuli Venezia Giulia, con la legge sulle aree di confine, un ruolo di accompagnamento delle imprese e del sistema economico nell'Est europeo, con strumenti quali Informest e Finest.
Il Friuli Venezia Giulia, pur essendo una regione piccola, ha tre caratteristiche estremamente interessanti - secondo il presidente Tondo - per un Paese come la Romania: ha una favorevole posizione geografica, uno statuto di autonomia speciale e un'economia basata su imprese dinamiche e orientate all'internazionalizzione, che guardano con particolare attenzione proprio ai rapporti con i mercati dell'Europa orientale. Il senatore Bota ha condiviso la visione pragmatica di Tondo, sottolineando come i rapporti con l'Italia siano favoriti dalle radici comuni neolatine della lingua e dai continui contatti fra le popolazioni. La Romania è stata uno dei principali Paesi dell'emigrazione friulana, soprattutto tra la fine dell'800 e la Prima guerra mondiale, una tradizione che continua oggi con la presenza di numerosi imprenditori.
D'altra parte risiedono attualmente in Friuli Venezia Giulia, per ragioni di lavoro, circa 18 mila cittadini romeni, che - ha detto il presidente - danno con il loro impegno un contributo importante all'economia regionale. La presenza di una consistente comunità romena ha indotto il ministero degli Esteri ad aprire di recente, nel 2009, una propria sede consolare a Trieste. ARC/PF