SAVINO SU ATTIVITÀ REGIONE A FAVORE DI CAVE DEL PREDIL

Udine, 14 marzo 2011 - ''L'incontro di oggi è stata un'occasione unica per illustrare quanto è stato finora fatto dall'Amministrazione regionale a sostegno del comprensorio minerario industriale di Cave del Predil e per valorizzarne i risultati'', ha dichiarato l'assessore al Patrimonio, Sandra Savino. L'incontro ha visto intervenire i diversi attori interessati a vario titolo: il sindaco del Comune di Tarvisio Renato Carlantoni, il Commissario straordinario Luciano Baraldo e il consigliere regionale Franco Baritussio. La miniera ha chiuso i battenti nel lontano 1991 e le azioni successivamente intraprese in prima battuta dallo Stato, poi dalla Regione, hanno mirato al recupero ambientale dell'intera area di Cave del Predil e Riofreddo, alla realizzazione di un museo e di un'industria metallurgica funzionali all'impiego di parte del personale dell'ex miniera (una trentina di dipendenti circa). ''La proprietà e la gestione dell'intera area ha comportato in passato cospicui investimenti pubblici, cui sono conseguiti importanti oneri finanziari a carico della Regione, da cui l'interesse a cedere un patrimonio che si reputa meglio amministrabile dall'entità municipale'', ha detto Savino. Le risorse necessarie sono state reperite in parte attingendo al Fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil, in parte alle risorse derivanti dall'Accordo di Programma - sottoscritto tra Regione, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Comune di Tarvisio e Provincia di Udine nel dicembre 2005 - e infine ai fondi ministeriali destinati specificamente alla difesa del suolo. Gli stanziamenti complementari sono stati garantiti dalla Legge Finanziaria regionale per il 2011 (LR 22/2010) e ammontano pro futuro, complessivamente, a circa 5,3 milioni di euro. In virtù dell'Accordo di Programma, l'Amministrazione regionale sta ora predisponendo (lavorando a stretto contatto con il Ministero) l'Atto aggiuntivo con il quale si prevede di effettuare gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza dei bacini esistenti, quali la realizzazione della copertura dei bacini con materiali impermeabilizzanti atti a scongiurare eventuali pericoli di inquinamento e la difesa spondale lungo il rio del Lago. ''Prendendo le mosse dalla LR 2/1999, che ha attribuito alla Giunta regionale il coordinamento delle attività di recupero del comprensorio minerario industriale di Cave del Predil, si stanno valutando le modalità e i tempi per il trasferimento di tutti i diritti relativamente all'area di competenza. Dopo quasi un ventennio di avanzamenti a velocità ridotta, si è ora deciso di riprendere in mano la situazione'' - ha aggiunto Savino - ''sulla base di un piano organico di sviluppo che consenta di garantire l'ottimizzazione delle attività e risorse pregresse per dare vita a un percorso partecipativo che garantisca una più ampia adesione dei soggetti coinvolti''. Il trasferimento della nuda proprietà dell'intero comprensorio minerario di Cave del Predil - garantito anch'esso con l'ultima Finanziaria - prevede, di fatto, la conservazione del diritto di usufrutto in capo alla Regione per tutto il periodo di permanenza in carica del commissario straordinario Baraldo (fino al 31 dicembre 2011). Con il trasferimento del diritto reale di usufrutto ci sarà, di fatto, il subentro dell'amministrazione comunale nei rapporti attivi e passivi in essere facenti ora capo, in parte, alla Regione. ''Il Comune di Tarvisio è ritenuto il migliore interlocutore cui affidare la gestione dell'intero complesso minerario di Cave del Predil; il protagonista più idoneo per cogliere al meglio le opportunità offerte dal sito - parco minerario, museo e centraline idroelettriche -, in grado di valorizzare il patrimonio alla luce di ciò che ha rappresentato storicamente e che tuttora rappresenta per la comunità del tarvisiano nel suo inseme'', ha concluso l'assessore Savino. ARC/Com