BILANCIO CONSOLIDATO. OK AULA A MAGGIORANZA, CONTRARIO SOLO HONSELL

(ACON) Trieste, 30 set - Una convinta adesione da parte delle forze di Maggioranza. Qualche distinguo da Andrea Carli, relatore di minoranza per il Pd. E aperte critiche solo da Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che coerentemente è stato l'unico a votare contro il bilancio consolidato della Regione per l'esercizio finanziario 2024, approvato dall'Aula con 25 sì del Centrodestra e 18 astensioni da parte degli altri consiglieri di Opposizione. La discussione in aula sul documento finanziario predisposto dall'assessore Barbara Zilli, sotto la presidenza di Mauro Bordin, ha riproposto le posizioni già espresse in I Commissione. Il relatore di maggioranza Markus Maurmair (Fratelli d'Italia) ha messo in rilievo numeri che giudica "significativi, con il pareggio a 14,12 miliardi di euro che dimostra la capacità di conduzione della nostra Regione, un indebitamento sotto controllo, la crescita del 27 per cento del risultato di esercizio tra il 2023 e il 2024. Un dato, quest'ultimo, che mette in luce la capacità di intercettare una fase di crescita economica che è frutto proprio delle scelte dell'ente Regione". Il dem Carli ha riconosciuto "il numero importante di società partecipate", che ha definito "una ricchezza per la Regione, in quanto è possibile disporre di numerose leve operative". Ma proprio questa situazione ha spinto il consigliere di Opposizione a ribadire "l'importanza delle audizioni in commissione, richieste già l'anno scorso e concretizzatesi soltanto di recente. I dirigenti delle principali società partecipate ci hanno mostrato come alcune di queste spa comincino ad agire come leva di sviluppo economico e sociale, anche con piccole operazioni di indebitamento. E sarebbe opportuno che questi incontri con i consiglieri diventassero periodici, non riservati solo alla fase iniziale o finale della legislatura". Una richiesta che non convince Maurmair, il consigliere che è anche presidente della I Commissione, il quale ha ribattuto a Carli su questo punto in sede di replica. Decisamente più critico, come si diceva, l'intervento di Honsell. "Contesto l'affermazione che il bilancio consolidato sia uno strumento di massima trasparenza, in quanto come ogni anno manca l'ammontare dei fondi gestiti fuori bilancio e la stessa Corte dei Conti richiede una perimetrazione contabile sanitaria che oggi manca", ha attaccato il consigliere di Open. Che ha poi messo in risalto come "il risultato di esercizio del + 27% sia strepitoso, ma non dipenda dalla capogruppo che aumenta solo del 6 per cento, il che significa che alcuni di questi enti strumentali alla fine non siano davvero così strumentali". Affermazioni alle quali ha ribattuto l'assessore alle Finanze, che ha invitato l'esponente di Opposizione "a non confondere i risultati di parifica della Corte dei Conti con il bilancio consolidato: la legge non prevede - ha ribadito Zilli - che i bilanci delle aziende entrino in questo perimetro". L'unico a intervenire in discussione generale è stato il capogruppo di Forza Italia. Andrea Cabibbo ha rimarcato "la crescita del 27 per cento rispetto all'anno precedente, un risultato che testimonia la solidità dei conti e che rimanda alle maggiori entrate tributarie. Entrate che sono il frutto di una gestione oculata ma anche dell'onestà e della dedizione al lavoro di questa terra". ACON/FA-fc