TERZIARIO. CAPOZZI (M5S): URGE DIBATTITO PUBBLICO GRANDE DISTRIBUZIONE

(ACON) Trieste, 29 set - "Prima lo avevamo suggerito in svariate occasioni, poi lo abbiamo auspicato con sempre maggiore enfasi; quindi, lo abbiamo richiesto a gran voce. Oggi, anche e soprattutto davanti ai rappresentanti di categoria, lo abbiamo ripetuto direttamente in II Commissione: l'assoluta necessità di ottenere la prassi del dibattito pubblico con i cittadini delle aree territoriali interessate dalla realizzazione di centri commerciali superiori ai 400 metri quadrati". Lo ribadisce in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), dopo essersi nuovamente espressa in tal senso davanti ai maggiori portatori di interesse a Trieste, durante i lavori della la II Commissione riservati alle audizioni sul disegno di legge 61 inerente il Codice regionale del commercio e del turismo. "Un dibattito pubblico - aggiunge la Capozzi - si rivela più che mai necessario alla luce delle sempre più numerose prese di posizione dei cittadini contro opere che, fatalmente, incideranno sui loro territori e delle quali, ormai troppo spesso, non vengono messi a conoscenza nei tempi giusti e nei modi corretti. È una semplice questione di trasparenza riguardo strutture impattanti e capaci di imporre impatti notevoli, sia sotto l'aspetto ambientale, sia sotto quello prettamente commerciale. In particolare, ci riferiamo ai grandi agglomerati commerciali sui quali la provincia di Udine detiene il primato nazionale con ben 938 metri quadrati ogni mille abitanti". "Sul fronte della Grande distribuzione organizzata (Gdo), infatti - prosegue la pentastellata -, siamo ormai saturi e ci auguriamo che il disegno di legge 61, dal quale emergono anche svariati aspetti positivi, possa rilanciare un commercio al dettaglio che deve poter mantenere la sua forte e insostituibile valenza sociale". "Come già evidenziato nelle precedenti occasioni, consideriamo preziosa la semplificazione che emerge da una norma in grado di riunire ora in un unico testo, rendendo così assai più chiara e coerente la disciplina, una moltitudine di disposizioni tematiche che, in precedenza, risultavano sparse tra decine di ambiti sia nel settore del commercio che in quello del turismo. Tornando alla Gdo - conclude la Capozzi -, apprezziamo e non possiamo non condividere anche i criteri stabiliti per limitare il consumo di suolo nelle nuove strutture commerciali collocate all'esterno dei centri storici". ACON/COM/rcm