(ACON) Trieste, 27 set - "Questa mozione vuole essere la voce
di tutte le migliaia di cittadini che stanno scendendo anche
nelle nostre piazze per dire no a quanto sta accadendo. Vorremmo
che tutti loro siano orgogliosi di una classe politica che non si
gira pavidamente dall'altra parte davanti qualcosa di disumano:
un genocidio condotto dal governo criminale di Netanyahu".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) che ha preso parte alla conferenza stampa
questa mattina nella sede di Udine del Consiglio regionale
insieme alla coordinatrice regionale del M5S Elena Danielis e
alla deputata Stefania Ascari in video collegamento per
illustrare i contenuti della mozione pentastellata per la
"Sospensione dei rapporti tra la Regione Friuli Venezia Giulia e
lo Stato di Israele": un'istanza sostenuta anche da un presidio
pubblico organizzato in piazza Oberdan a Trieste per le ore 15.30
di martedì prossimo (30 settembre) in concomitanza con gli
attigui lavori dell'Aula dedicati alla discussione e alla
successiva votazione dell'istanza M5S.
"Riteniamo si debba intervenire - aggiunge Capozzi - per dire no
a una situazione tragica che si sta consumando ormai da mesi. Un
assedio che ha provocato tragiche conseguenze per la popolazione
civile in termini di cibo, medicine ed elettricità. I crudi
numeri parlano chiaro: 65mila morti e 156mila feriti con
15-16mila bambini coinvolti".
"Chiediamo sostanzialmente - dettaglia la pentastellata - che la
nostra Regione intervenga in maniera concreta e non con
dichiarazioni simboliche. Chiediamo che il Friuli Venezia Giulia
interrompa qualsiasi rapporto commerciale e istituzionale con lo
Stato di Israele, finché perdureranno le violazioni dei diritti
umanitari e internazionali. Inoltre, se armamenti o parti di essi
vengono prodotte nella nostra regione, se ne impedisca la
commercializzazione. Il Consiglio regionale e anche Fedriga si
dimostrino quindi disponibili, benché le sue recenti
dichiarazioni siano state deprecabili e per nulla condivisibili.
La Regione Fvg può fare la sua parte, superando anche il silenzio
cui abbiamo assistito fino a ora".
"Ecco perché - conclude Capozzi - mi auguro che la nostra mozione
non venga bocciata come accaduto in altre Regioni, offrendo in
quei casi una fotografia della nostra politica della quale io mi
vergogno profondamente. Bombardamenti e lo sterminio di massa di
cittadini inermi non possono e non devono avere un colore
politico".
ACON/COM/mv