(ACON) Trieste, 27 set - "In relazione alle due petizioni in
audizione nella Commissione parlamentare per le petizioni (Peti),
non comprendo i toni entusiastici con cui qualcuno ha commentato
la risposta del Parlamento europeo. Ho esaminato la risposta
della Commissione europea e seguito gli interventi degli
europarlamentari. Le due petizioni depositate, relative alla
messa in sicurezza del Tagliamento, riportavano la preoccupazione
per opere definite invasive e contrastanti con la normativa
europea; la Commissione europea ha ricordato che l'autorità in
materia è dei singoli Stati e delle loro autorità amministrative
e giudiziarie. Le denunciate violazioni non esistono finché le
procedure di Via e Vinca non dimostrino i presunti danni".
In una nota, Maddalena Spagnolo, consigliera regionale della
Lega, interviene sulle questioni del Tagliamento sottolineando
"l'importanza del tema, importantissimo e delicatissimo, che non
può essere spettacolarizzato né semplificato. Spetta ai tecnici e
ai professionisti indicare quali siano le opere essenziali per la
sicurezza dei cittadini".
"Spetta alle autorità nazionali decidere se sia necessaria una
valutazione dell'impatto ambientale ai sensi dell'articolo 4,
paragrafo 2, della direttiva Via e/o un'opportuna valutazione ai
sensi dell'articolo 6, paragrafo 3, della direttiva Habitat e, in
ultima analisi, effettuare tali valutazioni nel rispetto del
diritto dell'Ue. È, inoltre, compito delle autorità nazionali
competenti, compresi i tribunali nazionali - fa presente ancora
la Spagnolo -, accertare la potenziale violazione delle
disposizioni pertinenti del diritto dell'Ue nell'ambito di
singoli casi, invitando i firmatari a monitorare lo sviluppo
delle pertinenti procedure amministrative a livello nazionale e,
ove necessario, a presentare ricorso dinanzi alle autorità
amministrative e/o giudiziarie nazionali competenti".
"L'obbligo di garantire il rispetto del diritto dell'Ue spetta in
primo luogo alle autorità amministrative e giudiziarie degli
Stati membri, in particolare in relazione a singoli casi di
potenziale non conformità, come quello sollevato dalla
firmataria, che non rientrano nelle priorità della Commissione in
materia di applicazione essendo, per altro, le pertinenti
procedure amministrative ancora in corso", prosegue la
consigliera, che ricorda come la Commissione abbia quindi
"invitato a monitorare l'evolversi delle procedure amministrative
a livello nazionale e, ove necessario, a presentare ricorso
dinanzi alle autorità amministrative e/o giudiziarie nazionali
competenti".
Così chiariti i termini delle petizioni, l'esponente della Lega
conclude sottolineando come "la questione della messa in
sicurezza del Tagliamento non può continuare ad essere
strumentalizzata o trattata con superficialità, ma deve essere
debitamente affrontata: abbiamo bisogno di professionisti che
indichino le opere necessarie, efficienti ed idonee a tutelare in
primis la vita delle persone e la sicurezza dei territori e di
una politica che sia in grado di effettuarle nel minor tempo
possibile".
ACON/COM/rcm