TERZIARIO. CAPOZZI (M5S): DDL NON DIA VIA LIBERA NUOVE MEGA APERTURE

(ACON) Trieste, 25 set - "È apprezzabile lo sforzo esercitato per riunire le norme sul commercio e sul turismo, precedentemente sparpagliate tra decine di leggi diverse, che ora verranno abrogate in quanto riprese proprio tra le righe di questo nuovo testo, rendendo più chiara e coerente la disciplina. Tuttavia, la semplificazione non diventi una scorciatoia per chi vuole continuare a consumare il suolo della nostra regione per mero profitto privato". Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), reduce dai lavori della II Commissione per l'illustrazione del disegno di legge "Codice regionale del commercio e del turismo della Regione Friuli Venezia Giulia", abbinato alla proposta di legge in materia di cooperative di comunità depositata dalle Opposizioni. "Da un'accurata lettura del ddl 61 - aggiunge l'esponente pentastellata - emergono comunque alcuni aspetti positivi. Al tempo stesso, però, i criteri, introdotti per limitare il consumo di suolo nelle nuove strutture commerciali fuori dai centri storici, non possono prevedere deroghe o vie preferenziali. Inoltre, le innovazioni normative devono valere anche per i procedimenti in corso: quindi, come già stabilito per i parchi fotovoltaici, chiederemo che ciò avvenga anche per quelli commerciali". "Se davvero si vuol credere in un'alleanza tra pubblico e privato, allora siano i cittadini - precisa Capozzi - a decidere attraverso le forme di partecipazione previste dalla normativa. E non lo facciano solo ed esclusivamente le Maggioranze comunali che, a volte, non rappresentano nemmeno il 25% degli elettori. Ecco perché, soprattutto per le grandi strutture, chiederemo l'introduzione del dibattito pubblico a tutela dei cittadini e degli imprenditori stessi". "La Commissione odierna - sottolinea, infine, la rappresentante del M5s - ha costituito anche una preziosa occasione per fugare alcuni dubbi rispetto al testo presentato. In futuro non mancheranno le nostre proposte, del tutto collaborative, per giungere a una legge più trasversale possibile, così come abbiamo già fatto in passato in materia di attività produttive". ACON/COM/sm