AMBIENTE. PETIZIONE PINI E LITORALE GRIGNANO, BORDIN: TEMPI STRETTI

(ACON) Trieste, 25 set - Attivarsi urgentemente per tutelare il patrimonio arboreo e la fruibilità pubblica del litorale di Grignano: è questo l'oggetto della petizione lanciata il 27 agosto scorso da un gruppo di attivisti di Trieste, indirizzata alla Regione Fvg e consegnata oggi al presidente del Consiglio, Mauro Bordin. Il documento, che ad oggi conta 1.888 firme tra versione cartacea e online, chiede in particolare "di evitare l'abbattimento dei 12 pini monumentali sul lato sud del litorale; riaprire il percorso di interesse paesaggistico e ricreativo che collega il piazzale antistante lo stabilimento balneare Grignano 1, chiuso al pubblico dal 2023; migliorare l'accesso al mare attraverso la realizzazione di almeno due scale sulla scogliera della zona B". "Nel 2021 - ha spiegato Enza Gettone Pagano, attivista del Gruppo Riva Massimiliano e Carlotta -, la Regione ha finanziato un progetto di riqualificazione dell'area demaniale del porticciolo di Grignano che prevedeva la salvaguardia dei pini. A febbraio 2025, però, inspiegabilmente, sono stati abbattuti i pini sul lato nord e, a fine luglio, abbiamo scoperto che anche quelli sul lato sud rischiano la stessa sorte. Il nostro territorio è noto per le sue bellezze naturali: non possiamo permettere che venga cancellato un patrimonio che la natura ci ha donato". I promotori della petizione hanno sottolineato che "l'abbattimento degli alberi non è solo una questione estetica, ma anche di salute: seppure sostituiti con nuove piante, ci vorrebbero oltre 50 anni per ottenere gli stessi benefici in termini di produzione di ossigeno e assorbimento di Co2". Sulla riapertura del percorso pedonale, è stato spiegato che "non esistono atti ufficiali che giustifichino la prolungata chiusura del tratto". "È necessario - hanno ribadito gli attivisti - che il percorso torni ad essere fruibile, in ottemperanza alle norme attuative del Piano regolatore". Il presidente Bordin ha accolto la petizione, impegnandosi a trasmetterla alla Commissione competente, avvertendo i presenti tuttavia "che i tempi per la calendarizzazione e la discussione sono molto stretti". Presenti alla consegna della petizione anche alcuni consiglieri regionali. Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia - Civica Fvg) ha dichiarato che "l'abbattimento dei pini è previsto per ottobre, subito dopo la Barcolana" e ha auspicato che "i lavori possano essere sospesi almeno per quanto riguarda l'abbattimento delle piante". Francesco Russo (Pd) ha parlato di "massacro di un'area che è un luogo del cuore per i triestini", mentre la collega Laura Fasiolo ha ringraziato i promotori della petizione, definendoli "un esempio per altre realtà del territorio" e sottolineando che "non si possono abbattere alberi storici per logiche che vanno contro la sostenibilità e la tutela della natura". Anche Marco Pisani (ssk) ha evidenziato che "si è proceduto troppo velocemente nella realizzazione dell'opera, senza valutare percorsi alternativi che avrebbero potuto evitare l'abbattimento degli alberi". ACON/SM-rcm