Udine, 25 set - "Va rivolto un grande ringraziamento
all'Università di Udine per promuovere con coraggio e
determinazione un approccio integrato alla cura della persona,
riportando al centro del dibattito la necessità di superare la
storica separazione tra salute fisica e salute mentale. Queste
giornate di studio, dedicate a tematiche che oggi non possono più
essere affrontate in modo ideologico o strumentale, arricchiranno
certamente il nostro percorso culturale di crescita e di
trasformazione - sempre più urgente - dei modelli organizzativi".
Lo ha affermato oggi a Udine l'assessore alla Salute e alle
politiche sociali Riccardo Riccardi in apertura del convegno
"Salute mentale e medicina: percorsi di cura e integrazione", in
programma fino al 27 settembre all'Università di Udine.
Un evento organizzato dal Dipartimento di Medicina dell'Ateneo
friulano e dalla Clinica psichiatrica dell'Azienda sanitaria
universitaria Friuli centrale (Asufc) in collaborazione con la
Società italiana di medicina dell'adolescenza (Sima).
"Spesso i modelli organizzativi sono sviluppati in modo troppo
verticale - ha ricordato Riccardi -. Grazie anche a iniziative
scientifiche come questa, è sempre più chiaro che questi silos
debbano essere abbattuti".
"Il tema della salute mentale presenta inevitabilmente delle
correlazioni con la risposta di carattere medico. Parliamo di
problematiche e di fenomeni - ha aggiunto l'assessore - destinati
a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni e che il nostro
sistema dovrà affrontare in modo interdisciplinare".
"Recentemente si sono verificati dei fatti eclatanti nella nostra
regione che hanno scatenato reazioni anche molto scomposte,
tentando di attribuire responsabilità al sistema professionale.
Questa occasione - ha concluso Riccardi - è propizia invece per
esprimere solidarietà e gratitudine agli operatori che ogni
giorno portano avanti il proprio compito con serietà, abnegazione
e professionalità".
Nel corso del convegno si parlerà di comorbidità nell'adulto,
salute mentale in adolescenza e di prevenzione e innovazione nei
modelli di cura.
ARC/RT/al