Grado, 21 feb - ''Oggi è l'inizio di un percorso, un'opportunità di sviluppo per la comunità gradese e per tutto il turismo del Friuli Venezia Giulia''. Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo che, assieme all'assessore alle Attività produttive Federica Seganti, ha partecipato questa sera a Grado alla presentazione dello studio di fattibilità del nuovo Polo termale, un intervento misto pubblico-privato con la formula della finanza di progetto che comporterà un investimento di 80-100 milioni di euro, di cui 22 già assicurati dalla stessa Regione. Assieme a Tondo e all'assessore Seganti, erano presenti il commissario straordinario del Comune di Grado Giovanni Blarasin, e il commissario straordinario per il Polo termale Alessandro Baucero, che ha illustrato lo studio messo a punto da Comune e Regione, una serie di linee guida di carattere urbanistico, ambientale, paesaggistico, architettonico e giuridico che i privati interessati dovranno seguire nell'elaborare il progetto. Tondo ha voluto ribadire l'attenzione per Grado, come testimonia la decisione di mettere a disposizione, pur in un momento caratterizzato da una forte diminuzione delle entrate del bilancio regionale, risorse importanti pari a 22 milioni di euro. ''Grado è centrale - ha detto il presidente - nello sviluppo turistico regionale, per la sua storia e per la sua capacità di attrarre una clientela qualificata dal Centro e dall'Est europeo. Oggi - ha aggiunto - apriamo una prospettiva su cui si gioca il futuro di Grado. È necessario che la comunità ritrovi, attorno a questo progetto, la coesione sociale, che sappia superare le divisioni''. L'assessore Federica Seganti ha sottolineato che con il nuovo Polo termale si punta ad invertire la tendenza al calo dell'economia turistica gradese. Lo dimostrano i dati: dal 2001 al 2009 le presenze sono diminuite dell'11 per cento, la spesa turistica del 30, le prestazioni dell'Azienda turistica GIT del 13, con riflessi negativi sull'occupazione e sul reddito pro capite. Occorrono quindi nuovi investimenti, e per questo è necessario - lo ha messo in evidenza anche il presidente Tondo - coinvolgere i capitali e le capacità imprenditoriali dei privati. Con lo studio di fattibilità la Regione si propone di arrivare ad una ''ristrutturazione urbanistica'' di tutta l'area termale e di rilanciare il turismo congressuale, in modo da allungare la stagione e fare di Grado un centro attivo potenzialmente 365 giorni all'anno. L'area interessata è quella che va dal Parco delle Rose fino alla vecchia piscina scoperta, da tempo dismessa. In questo ambito dovrà sorgere un nuovo edificio per le terme e per il benessere, al posto di quello attuale che sarà demolito, un albergo, un grande parcheggio interrato da oltre 500 posti auto. Il Centro congressi sarà riqualificato e rilanciato, collegandolo organicamente con gli altri interventi. Il criterio principale delle linee guida indicate da Regione e Comune è la ''qualità'': si punta quindi a preservare e valorizzare i manufatti di pregio e di valore storico e ampliare l'area verde del Parco delle Rose, che per la prima volta sarà posta in rapporto diretto con la spiaggia e con il mare. ARC/PF