SALUTE. MASSOLINO (PAT-CIV): ALZHEIMER, GRAVE LA RIDUZIONE DEI SERVIZI

(ACON) Trieste, 20 set - "In occasione della Giornata mondiale dell'Alzheimer, che cade il 21 settembre, vogliamo ribadire con forza il nostro impegno su un tema cruciale per il presente e, sempre più, per il futuro della nostra comunità". Lo dichiara in una nota Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l'Autonomia - Civica Fvg. "Negli scorsi mesi - prosegue Massolino - abbiamo portato avanti azioni concrete: dall'interrogazione presentata con il collega Francesco Russo (Pd) fino al deposito di una mozione a firma di tutta l'opposizione e un emendamento all'assestamento di bilancio di luglio, per chiedere la riattivazione dei gruppi di riattivazione neurocognitiva, gravemente sospesi e poi ridotti per mancanza di fondi, e anzi il loro potenziamento nonché l'estensione di servizi analoghi a tutto il territorio regionale". "In Friuli Venezia Giulia - evidenzia l'esponente di Opposizione - si contano circa 15.000 persone con demenza e, quindi, almeno altrettante famiglie che si fanno carico di compiti di cura spesso estremamente gravosi. La riattivazione cognitiva, rientrante nei livelli essenziali di assistenza (Lea), è uno strumento fondamentale per rallentare il decorso della malattia, migliorare la qualità della vita, evitare o ritardare l'istituzionalizzazione e ridurre i costi sanitari a lungo termine. Per questo motivo non ci fermeremo qui: continueremo a chiedere che siano previste poste dedicate a bilancio già nel prossimo assestamento, perché tagliare servizi essenziali come questi non è solo un danno per le persone e le famiglie, ma anche un errore miope per l'intera società". "Serve una strategia regionale - aggiunge la consigliera - che potenzi e moltiplichi i gruppi di sostegno per le persone con demenza: è una questione di diritti, dignità e responsabilità politica". "Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di investire oggi per affrontare le sfide di domani - conclude Massolino -. L'Alzheimer e le altre forme di demenza sono e saranno uno dei nodi centrali delle politiche socio-sanitarie: la nostra voce continuerà a chiedere ascolto, rispetto e soluzioni concrete". ACON/COM/sm