Infrastrutture: Amirante, diaframma Brennero opera strategica

L'assessore ha presenziato alla cerimonia di abbattimento con la premier Meloni Udine, 18 set - "La Galleria di base del Brennero è un'opera strategica per l'Italia e per l'Europa: segna un passo avanti decisivo verso una mobilità moderna, sicura e sostenibile, capace di rafforzare la competitività del nostro sistema logistico e produttivo". Con queste parole l'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, ha rappresentato oggi il Friuli Venezia Giulia a Bolzano, alla cerimonia di abbattimento del diaframma del cunicolo esplorativo, alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e delle autorità italiane e austriache. La conclusione dello scavo consente per la prima volta un collegamento ferroviario sotterraneo tra Italia e Austria. Con i suoi 55 chilometri (destinati a diventare 64 con la circonvallazione di Innsbruck) la Brenner Basistunnel (Galleria di Base del Brennero/BBT) sarà la galleria ferroviaria più lunga al mondo e rappresenta il cuore del corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo. "L'attuale linea del Brennero ha una capacità limitata - ha ricordato Amirante - mentre il nuovo tunnel permetterà di spostare più merci dalla strada alla rotaia, riducendo l'inquinamento e accorciando i tempi di percorrenza. Rappresenta anche una leva economica fondamentale, perché l'Italia dispone di una piattaforma logistica naturale, fatta di porti e di un sistema entroterra che sostiene la crescita delle nostre imprese". "Il Friuli Venezia Giulia non poteva mancare a questo appuntamento storico, parte integrante di una rete molto più ampia" ha sottolineato Amirante, ricordando che "il valico di Tarvisio svolge un ruolo cruciale nell'accompagnare i flussi di merci verso l'Austria e la Germania" e che la nostra Regione intende continuare a sviluppare infrastrutture strategiche, sempre più connesse e integrate nel contesto europeo". Il progetto della Galleria di Base del Brennero, avviato nel 2007 e con conclusione prevista nel 2032, è sostenuto dall'Unione Europea e realizzato con la collaborazione di Italia e Austria. Una sfida ingegneristica e ambientale che darà un contributo decisivo alla mobilità sostenibile e allo sviluppo economico del Paese. ARC/PT/al