ANTONIO COMELLI, ESEMPIO DI LUNGIMIRANZA E COESIONE

Duino, 17 feb - Antonio Comelli è stato tra i più insigni rappresentanti di una classe dirigente regionale coesa, lungimirante, capace di guardare lontano e di immaginare un ruolo internazionale per il Friuli Venezia Giulia. Lo ha ricordato il presidente della Regione Renzo Tondo, che oggi a Duino (Trieste) ha partecipato alla cerimonia di intitolazione della foresteria del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico alla memoria di Comelli, presidente della Giunta regionale dal 1973 al 1984. La cerimonia è coincisa con l'inaugurazione del XXIX anno accademico del Collegio, alla quale hanno partecipato il presidente del consiglio di amministrazione Gianfranco Facco Bonetti, il rettore Peter Howe, il corpo docente e i 180 allievi provenienti da 87 Paesi diversi di tutto il mondo. Per intitolare la foresteria è stata scoperta una targa in cui si ricorda il ruolo di Comelli che, come presidente della Regione, ''promosse la fondazione e l'avvio'' del Collegio nel 1982. Nella stessa occasione, prima dell'inaugurazione dell'anno accademico, si è riunita nell'auditorium del Collegio la Giunta regionale. Il presidente Tondo e gli assessori sono stati accolti dal sindaco di Duino-Aurisina Giorgio Ret e dal presidente del Collegio ambasciatore Facco Bonetti. Alla cerimonia di intitolazione, accanto ai figli e ai nipoti dell'avvocato Comelli, hanno partecipato anche l'assessore regionale all'Istruzione Roberto Molinaro, la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, alcuni esponenti politici regionali del recente passato come Diego Carpenedo e Dario Rinaldi. Era presente anche il presidente della Fondazione CRUP (Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone) Lionello d'Agostini, con il direttore Pier Antonio Varutti. Proprio la Fondazione CRUP ha istituito una borsa di studio per permettere a uno studente friulano di frequentare il biennio del Collegio, che coincide con gli ultimi due anni delle scuole superiori e consente di ottenere un baccalaureato internazionale. La fondazione del Collegio, esperienza allora d'avanguardia nel mondo e unica ancora oggi in Italia, coincise con un periodo particolarmente difficile per la comunità regionale, ha voluto ricordare il presidente Tondo, negli anni immediatamente successivi al terremoto e nel pieno dello sforzo di ricostruzione, che vide Comelli in prima linea. Eppure la classe dirigente regionale ebbe in quel momento la capacità di immaginare il futuro, di anticipare il crollo del muro di Berlino e la globalizzazione. Da allora la Regione ha fornito un sostegno decisivo al Collegio, sia finanziario (assieme al ministro per gli Affari esteri), sia mettendo a disposizione tutti gli edifici in cui si svolge la sua attività. Tondo ha voluto mettere in luce soprattutto il modello educativo dell'esperienza del Collegio. ''I valori di libertà, democrazia e benessere sono affidati a voi giovani'', ha detto rivolgendosi agli allievi che, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, si sono presentati nei costumi tradizionali e con le bandiere degli 87 Paesi di provenienza. In vista del trentennale del Collegio, il prossimo anno, sarà molto importante - secondo il presidente Tondo - coinvolgere e valorizzare la rete dei circa tremila ex allievi sparsi in tutto il mondo, che possono diventare ''i migliori ambasciatori del Friuli Venezia Giulia, del suo modello di civiltà e di tolleranza''. Gli allievi hanno proposto nel corso della cerimonia canti corali, brani musicali, letto la poesia 'Trieste' di Umberto Saba in quattro lingue (italiano, friulano, sloveno e tedesco), e hanno parlato della loro vita in Collegio come di un'esperienza straordinaria in termini di ''crescita personale'' e di ''rispetto reciproco''. ARC/PF