Inaugurata oggi la nuova struttura realizzata a Monfalcone in
meno di tre anni dalla Fondazione Go Aut
Monfalcone, 5 set - "L'inaugurazione di 'Go Aut-La casa
dell'autismo' di Monfalcone è un risultato importantissimo. Da
qui, come da molte altre esperienze come questa presenti in
Friuli Venezia Giulia, parte il messaggio più potente che
possiamo lanciare all'intera nostra comunità: chi ha portato
avanti questo progetto con coraggio e determinazione ha deciso di
vivere e non di sopravvivere. Se tutti noi vogliamo promuovere la
vita in tutte le sue declinazioni dobbiamo agire e fare scelte
coerenti con questo messaggio".
Lo ha affermato oggi l'assessore alla Salute e alle politiche
sociali Riccardo Riccardi nel corso dell'inaugurazione di "Go
Aut-La casa dell'autismo", una struttura nuova, accogliente e
dotata di tutti i servizi per i giovani ospiti che si trova in
via Romana, 151. Un progetto diventato realtà in poco meno di tre
anni.
Un'iniziativa, frutto di un approfondito studio e della stretta
collaborazione con la Fondazione Progettoautismo FVG di Feletto
Umberto, nata dall'esigenza di offrire un sostegno significativo
alle famiglie dell'autismo che risiedono nel territorio
dell'Isontino.
"L'attuale bisogno di salute è radicalmente cambiato e le
cronicità sono sempre più centrali per il nostro sistema - ha
spiegato Riccardi -. Questo perché fortunatamente si vive molto
più a lungo e perché adesso possono emergere alla luce del sole
situazioni legate alla disabilità e alla fragilità che in passato
- anche per pudore e vergogna - venivano tenute nascoste".
"Dato che la disabilità è una cronicità che ti porti dietro tutta
la vita, nel contesto storico in cui viviamo è sempre più forte
l'esigenza di prendere le decisioni più opportune in base agli
strumenti che abbiamo a disposizione. Serve pertanto una
rivoluzione culturale - ha sottolineato l'assessore - in grado di
superare la convinzione diffusa che le risposte al bisogno di
salute debbano essere incentrate sulle acuzie e possano essere
soddisfatte esclusivamente al livello ospedaliero".
"L'attività del nostro sistema sanitario va pertanto
razionalizzata - ha detto Riccardi - liberando risorse a
beneficio delle cronicità e di quelle situazioni che non possono
essere mantenute in una condizione di mera sopravvivenza".
Nel corso del suo saluto l'assessore Riccardi si è soffermato
anche sul ruolo - straordinario - giocato dalla sussidiarietà nel
nostro Paese. "È sbagliato pretendere che istituzioni e aziende
sanitarie debbano risolvere ogni nostro problema. Il pubblico
deve guidare, programmare, mettere a disposizione risorse e
strumenti e sostenere le famiglie che sono le uniche in grado di
sprigionare quelle energie necessarie a realizzare imprese
formidabili come la Casa dell'autismo che inauguriamo oggi".
"Un problema di salute non riguarda mai solo un periodo temporale
o una singola persona ma tutti gli affetti che le stanno vicino e
una società che su queste tematiche nel tempo ha fatto passi da
gigante. Obiettivi - ha aggiunto in conclusione - conquistati
grazie a un sistema professionale molto forte e a decisioni
lungimiranti prese dalle istituzioni ma anche grazie alla forza
di tante famiglie che non si sono sedute ma hanno cercato e
trovato le soluzioni per garantire condizioni di vita piena e non
di sopravvivenza".
"La casa dell'autismo" di Monfalcone offre residenze assistite
per promuovere autonomia e inclusione sociale. Per la Fondazione
"Go Aut", che ha promosso l'iniziativa in sinergia con
istituzioni e realtà private, la pianificazione del "dopo di noi"
risulta cruciale per garantire un futuro sostenibile alle
famiglie e per creare un ambiente accogliente e inclusivo, a
beneficio dell'intera comunità.
ARC/TOF/al