ALLUVIONE 1965. SPAGNOLO (LEGA): RICORDARE È UN DOVERE CIVILE

(ACON) Latisana, 2 set - "Le alluvioni che colpirono Latisana il 2 settembre 1965 e il 4 novembre 1966 rappresentano uno dei momenti più drammatici della storia recente del Friuli Venezia Giulia. Due eventi ravvicinati nel tempo che, con la forza distruttiva della furia incontrollata del fiume, misero in ginocchio il territorio del basso corso del Tagliamento e in particolare la comunità latisanese, lasciando dietro di sé vittime, danni ingentissimi e ferite profonde nel tessuto umano, sociale ed economico". Lo dichiara in una nota la consigliera regionale della Lega, Maddalena Spagnolo, intervenuta stasera alla cerimonia di commemorazione organizzata dal Comune di Latisana in occasione del sessantesimo anniversario della prima alluvione. "Ricordare oggi quelle tragedie - ha aggiunto Spagnolo - non significa soltanto fare memoria. Significa rinnovare l'impegno nel custodire la storia, valorizzare il coraggio dei cittadini e la gratitudine nei confronti dei soccorritori, ma anche sollecitare l'esecuzione dei necessari lavori di prevenzione e sicurezza del territorio, non ancora completati. Le celebrazioni di questi giorni rappresentano un momento di grande significato civile, umano, culturale e sociale, capace di unire generazioni diverse nel segno della consapevolezza e della responsabilità, e di rafforzare nei latisanesi quel senso di comunità indispensabile per affrontare il presente e guardare con fiducia al futuro". Le iniziative per l'anniversario sono state sostenute dalla Regione Friuli Venezia Giulia con un contributo di 80mila euro, stanziato grazie a un emendamento proposto dalla stessa Spagnolo in sede di assestamento di bilancio lo scorso luglio. "Un contributo concreto - ha spiegato - che serve a preservare la memoria, stimolare la riflessione pubblica e rendere omaggio alla dignità di una comunità che, nella prova più dura, seppe rialzarsi con determinazione, dignità e coraggio, valori che ancora oggi appartengono alla sua storia e alla sua tradizione". Spagnolo ha quindi ricordato anche il suo legame personale con le alluvioni di Latisana: "Da cittadina, seppure nata dopo le alluvioni, conservo il ricordo vivo di quanto sopportato dalla mia famiglia, così come da tutte le famiglie latisanesi, che vive ancora nel palazzo di piazza Indipendenza, colpito in entrambe le occasioni, e dalla famiglia di mia madre che vide distrutta la falegnameria di viale della Stazione. Conscia di quanto patito dalla comunità, ho posto la sicurezza idraulica come punto prioritario del mio mandato di consigliere regionale: ho promosso commissioni con i sindaci, presentato mozioni e interpellanze, sollecitato e sostenuto azioni concrete per la messa in sicurezza del Tagliamento. Continuerò a farlo, perché il lavoro da compiere è ancora molto e non possiamo permetterci di abbassare la guardia". La consigliera ha poi espresso un ringraziamento sentito alla Regione Fvg, al Comune di Latisana e in particolare al sindaco Lanfranco Sette e all'assessore Sandro Vignotto, "per aver voluto con forza questa ricorrenza così significativa", a tutti i sindaci intervenuti, alle istituzioni presenti, alla parrocchia e a monsignor Carlo Fant, alle forze dell'ordine, alla Polizia locale, ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile, alla Croce Rossa, agli alpini, al mondo della scuola e alle tante associazioni coinvolte, "in particolare l'associazione La Bassa e il suo presidente Enrico Fantin". "Un grazie sincero - ha concluso Spagnolo - va soprattutto ai cittadini di Latisana, che con la loro presenza hanno reso ancora più intenso questo anniversario. La memoria di quei giorni drammatici deve trasformarsi in un impegno collettivo e permanente: continuare a difendere il nostro territorio e investire nella sicurezza idraulica del Tagliamento, perché tragedie come quelle del 1965 e del 1966 non si ripetano mai più". ACON/COM/fa