ALLUVIONE 1965. BORDIN: RICORDARE È UN DOVERE, LA SICUREZZA UN OBBLIGO

Presidente Cr Fvg alla cerimonia di Latisana, a 60 anni dalla tragedia (ACON) Latisana (Ud), 2 set - "Ricordare è un dovere, ma costruire sicurezza è un obbligo che nasce da quella tragedia e che dobbiamo alle generazioni future. Un obbligo che richiede di superare divisioni e localismi e impone alle istituzioni risposte tempestive ed efficaci, nel massimo rispetto dell'ambiente e nella tutela del bene primario e inviolabile della vita umana e della sicurezza delle nostre comunità". Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, anticipando l'intervento che terrà questa sera a Latisana durante la cerimonia per il 60° anniversario dell'alluvione del 2 settembre 1965, quando il Tagliamento ruppe gli argini travolgendo strade, case, campi e vite umane. Bordin ricorda che la memoria non deve limitarsi a un momento celebrativo, ma trasformarsi in un impegno condiviso: "La sicurezza del Tagliamento rimane una questione aperta, che richiede confronto e collaborazione tra istituzioni e territori. Una verità, però, è ineludibile: la vita umana deve avere la priorità su ogni altro interesse". Secondo il presidente, quella tragedia insegna che il futuro delle comunità dipende dalla capacità di prevenire nuove emergenze. "Sessant'anni fa - sottolinea - una comunità intera fu messa in ginocchio. Oggi il nostro compito è trasformare quel ricordo in azione, rafforzando la sicurezza del territorio e proteggendo i cittadini". Bordin insiste anche sulla necessità di una collaborazione costante fra istituzioni e comunità locali per affrontare con responsabilità i temi della sicurezza idrogeologica. "Le nuove generazioni - conclude il massimo rappresentante dell'Assemblea legislativa - hanno diritto a un futuro protetto e sereno. Custodire la memoria significa soprattutto costruire insieme un domani più sicuro e solidale". ACON/AD-fa