(ACON) Trieste, 1 set - "Come Consigliera regionale sento il
dovere di esprimere profonda contrarietà per la superficialità
del metodo utilizzato per l'avvio dell'imminente meeting deciso
dal sindaco di Aquileia, all'interno del progetto
Aquileia+Alexandria d'Egitto, la cui premessa necessaria è la
condivisione interistituzionale, a quanto apprendo del tutto
assente, unita a ragioni di opportunità, sorprendentemente
sottovalutate, che possono incidere e indebolire un'operazione
diplomatica internazionale in corso da ben nove anni".
Lo scrive, in una nota, la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), che prosegue: "Al pari di chi è attento ai temi culturali,
non posso che vedere con favore la volontà di Aquileia e
Alessandria d'Egitto di potenziare azioni di cooperazione e
ricerca culturale rafforzando i legami millenari che hanno
plasmato la civiltà mediterranea: Aquileia, patrimonio Unesco dal
1998 nona città dell'Impero romano, Alessandria d'Egitto, con la
sua prestigiosa Bibliotheca Alexandrina, faro di conoscenza per
il mondo antico".
"Va però ribadito - spiega l'esponente dem - che il contesto di
assoluta delicatezza, avrebbe richiesto la massima attenzione sui
ruoli istituzionali esercitati dagli attori di ambo le parti e la
massima condivisione con le istituzioni richiamate dal sindaco di
Aquileia nella delibera di Giunta, in primis la Fondazione
Basilica di Aquileia, attore neppure interpellato. Il riferimento
dell'istituzione alessandrina, leggo, non è una personalità del
mondo culturale, bensì personalità di rappresentanza del
Governatorato, il che la dice lunga sulle ragioni di opportunità".
"Le parole pace e giustizia per Giulio, che la marea gialla urla
nel silenzio a Fiumicello nel suo ricordo - sottolinea Fasiolo -
dovevano costituire un elemento centrale di forza, del tutto
assente in questa operazione, la cui premessa necessaria era una
valutazione condivisa di tutte le parti in campo, valutazione
che non c'è stata", conclude la nota.
ACON/COM/aa