L'assessore alla cerimonia assieme alla Presidente della Slovenia
Pirc Musar
Monrupino-Repentabor, 31 ago - "I rapporti con la Repubblica di
Slovenia sono costanti, forti e altrettanto lo sono quelli con la
comunità slovena presente nel territorio del Friuli Venezia
Giulia. Sono rapporti che si tessono durante tutto l'anno e nei
decenni grazie al lavoro che è stato fatto da tutte le
istituzioni per superare le divisioni del passato".
Lo ha ribadito l'assessore regionale alle Autonomie locali
Pierpaolo Roberti, rappresentando il governatore del Friuli
Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, alla cerimonia delle "Nozze
Carsiche" a Monrupino-Repentabor a cui ha preso parte assieme
alla Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataa Pirc Musar.
"Questa - ha commentato Roberti - non è soltanto una festa che
attira anche tanti turisti perché è un evento e una ricorrenza
caratteristica, tipica del territorio, ma è un'occasione che
serve a consolidare delle radici, a far rinascere delle
tradizioni che rischiano altrimenti di andare perse. Un
territorio come il Friuli Venezia Giulia, che sta correndo,
crescendo, innovando tantissimo, ha bisogno di mantenere dei
legami con il passato: la presenza della Regione Friuli Venezia
Giulia è significativa da questo punto di vista".
Roberti, assieme ai sindaci di Monrupino-Repentabor e di Trieste
Tania Kosmina e Roberto Dipiazza, ha accolto sul sagrato del
santuario della Beata Vergine Assunta sulla rocca di Monrupino i
due sposi, Tina Forcic e Thomas Velikonja, al termine della
cerimonia religiosa officiata dal parroco Anton Bedencic in
lingua slovena.
Prima della cerimonia l'assessore ha visitato la Casa carsica e
avuto un incontro con la Presidente della Repubblica di Slovenia,
alla presenza tra gli altri della ministra alla Cultura slovena
Asta Vrecko, della sottosegretaria Vesna Humar, dell'
ambasciatore sloveno a Roma Matja Longar, del console generale
sloveno a Trieste Gregor uc e delle rappresentanze istituzionali
civili.
Più di mille partecipanti in costume tradizionale partecipano al
rito, che si tiene negli anni dispari e per il quale è stata
recuperata la tradizione di metà Ottocento: dopo un'ininterrotta
sequenza di nozze alla fine degli anni Sessanta, il rito si è
fermato nel 2020 e, dopo una ripresa nel 2022, non era stato
organizzato fino a quest'anno.
Dopo la cerimonia, la tradizione prevede che il corteo scenda in
paese per la consegna della sposa alla sua nuova famiglia nella
Casa carsica.
ARC/EP/ma